Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
martedì 18 maggio 2010
“Si parte con una grande fiducia, con un ruolo da mantenere, da consolidare, con la consapevolezza della qualità delle altre nazionali”: così il presidente della Figc introduce quello che lui stesso definisce “il primo atto di avvicinamento al Sudafrica” poco prima dell’ufficializzazione, da parte di Lippi, della lista dei 28 giocatori che domenica partiranno per Sestriere. Abete è ottimista: “Tante volte la Nazionale non è partita favorita ed ha ottenuto risultati eccezionali. Noi ce la metteremo tutta”.
Ed ecco la lista dei 28. Lippi legge i nomi: dal gruppo dei 30 sono usciti Grosso e Candreva: “Ho scelto di convocare 28 giocatori e non 23+4 come era previsto – ha spiegato il ct - perchè voglio prendermi ancora 10 giorni di tempo per decidere. Ieri ho chiamato Grosso, non immaginate quanto mi sia costato, come mi è costato dover rinunciare a 14 dei 23 con i quali abbiamo passato momenti importanti in Germania. Ma ho ritenuto fare così e l’ho fatto, per onestà intellettuale. Ho detto a suo tempo ai giocatori di non pensare che avrei fatto le convocazioni per debito di riconoscenza”.
Da Lippi un appello ai media: “Abbiate fiducia in questa squadra. Voi che siete una componente importante del mondo del calcio, dovete trasmettere alla gente un po' di fiducia, indipendentemente del fatto che ci sia o no nel gruppo il calciatore di fantasia. Perché, quando c'è stato, la Nazionale è tornata a casa subito dopo il girone di qualificazione, mentre in altre occasioni, quando non c'era, è andata fino in fondo. E' giusto ricordarlo”. “Se la Federcalcio - continua Lippi - prende un allenatore e questo allenatore costruisce insieme ai cuochi, ai magazzinieri, ai massaggiatori e a tutto lo staff, un risultato molto importante come quello di 4 anni fa, tra lo scetticismo, e non solo, di tutti, poi si qualifica di nuovo per il Mondiale, mi chiedo perchè non dare un po' di fiducia”. Presentando la lista dei 28 nazionali che prenderanno parte al ritiro in alta quota al Sestriere prima dell'ultima scrematura con la lista dei 23 (1° giugno) che andranno in Sudafrica a difendere il titolo di campioni del mondo, Lippi replica a quelle che lui definisce “accuse simpatiche” da parte della stampa: “Non ho debiti di riconoscenza con nessuno – spiega – e lo dimostra il fatto che i campioni del Mondo nel gruppo sono rimasti in nove, mentre ci sono 14 giocatori nuovi che sono tanti, parecchi. Abbiamo vissuto una situazione eccezionale al mondiale di Germania e tutti quei giocatori restano nel mio cuore, ma questa è un altra avventura. Sono passati due anni dove erano necessario verificare le condizioni di molti giocatori e sono stati due anni abbastanza in linea con il calcio italiano, che non è mai brillantissimo quando si vivono le qualificazioni. Abbiamo giocato qualche partita buona, qualcuna un po' meno, qualcun’altra brutta, ma la cosa più importante che ho ricordato ai giocatori è che ai mondiali l'Italia c'è sempre e lì a testimoniarlo ci sono i quattro titoli mondiali vinti. Solo il Brasile ne ha uno in più, ma il Brasile è considerato l'essenza del calcio mondiale. E addirittura in una finale abbiamo giocato contro il Brasile che ha vinto ai rigori, pensate se avessimo vinto noi, ora L'Italia sarebbe a cinque e il Brasile a quattro”.
Scherza anche sul suo futuro: “Il prossimo ct della Nazionale si chiamerà sondaggio. In Germania si sapeva che non sarei rimasto ed abbiamo vinto il Mondiale, non è un problema quello dell'allenatore. Non sono mai stato carico come in questo momento, non vedo l'ora di andare a fare il mio secondo mondiale, chiedo solo un po' di fiducia in più. Penso – ha concluso Lippi – che, se abbiamo una possibilità di colmare il gap con qualche nazionale più forte, possiamo farlo solo se siamo uniti e compatti”.
foto GMT