Nazionale A

Abete ricostruisce punto per punto il rapporto contrattuale con Donadoni

mercoledì 25 giugno 2008

Abete ricostruisce punto per punto il rapporto contrattuale con Donadoni

“Il contratto firmato a Baden con Donadoni prevede il rinnovo automatico di 2 anni in caso di raggiungimento della semifinale; oppure,in caso di non raggiungimento della semifinale come purtroppo è avvenuto, la facoltà delle parti di valutare nei dieci giorni successivi all’eliminazione dagli Europei se dare continuità al contratto sottoscritto o se invece considerare questa situazione non più attivabile, e quindi estinta. 
Qualora ritenessi di non dover confermare il tecnico, non dovrò procedere ad alcun esonero: la formula prevede infatti la semplice estinzione del rapporto”: è quanto ha dichiarato il presidente della Figc Giancarlo Abete a margine del Consiglio Nazionale del Coni, in merito alla posizione del rapporto contrattuale con il Commissario tecnico della Nazionale Roberto Donadoni. 
E’ stato lo stesso Donadoni a chiedere al presidente Abete di tornare sulla proposta originaria della FIGC, rifiutata in un primo tempo, e sostituita concordemente il 20 maggio con un accordo -reso pubblico in una conferenza stampa congiunta- che prevedeva una clausola reciproca di rescissione con una penale di 900mila euro lordi.
In data 22 maggio, infatti, Donadoni ha chiesto e ottenuto dalla FIGC di tornare all’automatismo in caso di semifinale, abolendo la clausola di rescissione e non inserendo più nel contratto definitivo alcuna penale in caso di chiusura del rapporto. Un discorso che il presidente Abete ha ricostruito oggi, per fare chiarezza sulla situazione, ricapitolando punto per punto, in termini cronologici, tutti i passaggi della vicenda: “Ho voluto chiarire l'iter del rapporto contrattuale con Roberto Donadoni -ha proseguito Abete - al quale confermo anche oggi grande stima sotto l'aspetto umano e professionale. Ho naturalmente accettato poco prima degli Europei la richiesta di Donadoni di tornare alla mia proposta iniziale -che lui aveva in un primo tempo rifiutato- per due motivi fondamentali: garantire la massima serenità al CT e a tutto il suo staff ; dimostrare ancora una volta, attraverso l’automatismo del rinnovo in caso di semifinale europea, che non c’era e non c’era mai stato alcun retropensiero, nessuna volontà pregiudiziale di avvicendare comunque il Commissario tecnico della Nazionale e quindi nessuna trattativa dietro le quinte”. 
Ai numerosi giornalisti presenti, Abete ha confermato che nei prossimi giorni incontrerà Donadoni per fare insieme un bilancio degli Europei e all’inizio della prossima settimana farà conoscere le sue decisioni.