Albertini: “Roma sarà protagonista di una finale unica a tutti i livelli”
venerdì 22 maggio 2009
Tre Champions League vinte con la maglia del Milan, il vicepresidente federale Demetrio Albertini sa come si vince questa competizione, sa cosa si prova ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. L'ex centrocampista rossonero ha anche vestito la maglia azulgrana del Barcelona e ha calcato il terreno dell'Olimpico, oltre che con la maglia del Milan e dell'Atalanta, anche con quella della Lazio che allo stadio romano è di casa. Per tutte queste ragioni, la finale di Champions dell'Olimpico è la sua partita. “Non mi sono mai nascosto – dice Albertini – sono chiaramente più vicino ai colori del Barca”.
Albertini, che è anche il responsabile del progetto Champions per la finale di Roma, sa quanto è importante questa finale per l'Italia e per Roma. “E’ un'opportunità unica per valorizzare la città a livello europeo, a livello di organizzazione , di ospitalità, di competenza, per dimostrare anche ai tifosi la bravura di Roma ad organizzare questo evento. Un'organizzazione lunga e impegnativa, ma proprio per questo ancora più bella. Sono sicuro che Roma offrirà un grande spettacolo. Dispiace che non ci sia un'italiana, ma le due squadre in campo sono sicuramente fra le migliori d'Europa. Io sostengo sempre che in finale va chi lo merita. Poi è difficile dire se veramente sono le due squadre migliori. In finale a volte si arriva anche per episodi. Il Manchester United ha avuto la sua dose di fortuna con il Porto, il Barcelona con il Chelsea”.
Albertini non crede al declino del calcio italiano e parla di stagione stregata. “Non dimentichiamoci che due anni fa il Milan era sul tetto d'Europa. Ha fatto effetto che tutte le italiane, ad eccezione della Fiorentina, siano uscite agli ottavi e per mano delle inglesi, ma il calcio italiano ha i mezzi, giocatori e strutture societarie per essere di nuovo protagonista nella prossima stagione”.
Torniamo alla Champions. Il vicepresidente federale è sicuro che la gara dell'Olimpico sarà una sfida spettacolare. “Il Barcelona sa giocare solo all'attacco, il Manchester è sicuramente una squadra a cui piace offendere, quindi mi aspetto una partita molto più aperta delle semifinali. Secondo me, in una partita come questa saranno determinanti i centrocampisti, Xavi e Iniesta da una parte, Scholes dall'altra. La Champions è la coppa più sognata da tifosi, giocatori, allenatori.
Gli ingredienti per una grande partita ci sono tutti, campioni come Ronadlo e Messi o come i campioni d'Europa Xavi, Iniesta e Puyol, compresa la cornice di Roma che in certe occasioni sa essere unica”. Albertini la Champions l'ha sollevata al cielo tre volte e sa cosa si prova. “E' un'emozione unica e forse impossibile da descrivere. E' il lavoro di due anni, una partita in cui non puoi sbagliare nulla perché non c'è scampo”.
Albertini torna sulle polemiche che ci sono state in questi mesi da parte dei tabloid inglesi. “Le polemiche sono state esagerate, soprattutto quando si è chiesto addirittura di cambiare sede. L'Italia ha fatto e sta facendo un percorso importante e la finale del 27 maggio offre la possibilità di dimostrare che sono stati fatti importanti passi avanti nel campo della sicurezza. Quella di Roma sarà una festa, una condivisione di passione, quello che deve essere lo sport”.