Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
mercoledì 28 maggio 2008
Massimo Ambrosini c’era anche in quella calda notte olandese, quando l’Europeo sfuggì dalla mani della Nazionale di Zoff per colpa dei gol di Wilthord e Trezeguet. “Quella sera me la ricordo ancora – sottolinea il giocatore - avevamo praticamente vinto e ad una manciata di secondi dalla fine perdemmo tutto. Ora c’è tanta voglia di riprendere la Francia nel numero di Europei vinti”.
Il centrocampista del Milan mette a disposizione del gruppo anche la sua esperienza fatta di vittorie e di ritiri. “C’è grande entusiasmo. Qui per il momento si respira tranquillità. E’ chiaro che poi con il passare dei giorni l’adrenalina aumenterà. Chi dice che andare là da Campioni del Mondo può pesare, si sbaglia sicuramente, perché fregiarsi di tale titolo non può essere assolutamente un peso”.
Ambrosini è grato a Donadoni che lo ha riportato in Nazionale, ma non accusa assolutamente mister Lippi. “Il biennio di Lippi è coinciso con un mio periodo di scarsa forma e di infortuni. Poi piano piano ho recuperato forma e condizione migliore e alla fine credo di essere tornato a buoni livelli. Ringrazio Donadoni e spero di ripagarlo della fiducia”.
L’azzurro assicura che non c’è stato nessun problema nella scelta del numero della maglia: “Assolutamente ci siamo trovati subito d’accordo. Il 23 era di Materazzi e io con il 13 ho giocato nell’Olimpica e ho segnato anche un gol, quindi va bene così”. Antonio Di Natale è invece una delle sorprese di questo biennio di Donadoni. L’attaccante dell’Udinese sa che questa è la sua grande occasione: “Sono arrivato al calcio che conta forse un po’ in ritardo. Ora sono qui a giocarmi un Europeo e spero davvero di fare bene. So che è un’occasione importante per la mia carriera. Questo è un grande gruppo, umile nonostante la vittoria di un Mondiale. I ragazzi hanno cercato di coinvolgermi da subito e ora anche io mi sento parte del progetto”.
Di Natale sa che bisognerà cominciare a fare bene da subito. “Il nostro è il girone più difficile che ci poteva capitare. Dovremo partire bene fin da subito e non sottovalutare nessuno, nemmeno la Romania. Ora l’importante è lavorare bene per arrivare pronti al primo impegno con l’Olanda”.
Il piccolo Totò parla anche della possibile concorrenza con Cassano. “Non credo che io e Cassano possiamo essere in concorrenza. Lui quest’anno ha fatto benissimo alla Sampdoria, ma è più una punta rispetto a me che sono più un esterno. Comunque dipenderà anche dal modulo che il ct vorrà utilizzare”.