Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
domenica 15 giugno 2008
Gigi Buffon è il primo portiere al mondo ed è il primo a credere nel passaggio del turno degli azzurri. Il numero uno azzurro sa che bisogna concentrarsi soprattutto sulla Francia perché vincere è fondamentale per sperare nel passaggio alla seconda fase. “Ogni partita precedente non conta – dichiara Buffon - sappiamo che Italia- Francia è una partita da fuori o dentro. Noi partiamo leggermente avvantaggiati, ma nessuno si aspettava che la gara di cartello del girone potesse essere un fuori o dentro per una delle due squadre. La scelta dell’arbitro Michel? Mi sembra che sia la più giusta, è un arbitro bravo che ci voleva per questa sfida. Sarà una garanzia in più per una gara che nessuno alla vigilia si attendeva così decisiva”.
Il portiere sa che ci sarà da pensare anche alla sfida di Berna. “E’ chiaro che un pensiero va anche a quella gara. Sono certo che sarà una partita veritiera. In Portogallo da quel risultato guadagnavano in due, stavolta è diverso. Però, lo ripeto, pensiamo a vincere noi. A volte alcuni giocatori, quando devono affrontare la gara della vita, possono subire dei contraccolpi psicologici negativi. Forse nemmeno i rumeni si aspettavano di giocarsi la qualificazione, potrebbe esserci anche un effetto boomerang. L’Olanda, invece, gioca con la serenità e spesso così riesci a dare il meglio”.
L’estremo difensore azzurro non vuole parlare dei torti arbitrali subiti dall’Italia. “Se le cose non dovessero andare bene, quello non dovrà essere un alibi. Non ci dobbiamo nascondere. Starà agli altri vedere quanto siamo stati danneggiati. Vincere con la Francia senza fare troppi calcoli anche per mettersi in pace con la coscienza, se poi non passeremo vorrà dire che neanche stavolta sarà destino. Gli arbitri? Non sono stati poi così scandalosi, ma magari un po’ di bravura delle terne non avrebbe fatto male, visto che sul gol di Toni ci ha penalizzato il guardalinee e non l’arbitro”.
Buffon torna anche sulla gara contro la Romania e ammette: “Con la Romania abbiamo giocato meglio, perché quando perdi la gara di esordio con tre gol di scarto le possibilità sono due o vieni schiacciato da questa sconfitta o nella gara dopo combatti fino all’ultimo secondo e questo è quello che è successo. L’Italia ci ha provato fino in fondo e avevamo tutti la maglia molto sudata e questi sono segnali positivi”.
Il portiere poi torna sulla sua condizione fisica. “Sto bene da un mese a questa parte. Anche contro l’Olanda credo di aver fatto vedere di stare bene. Chi mi ha visto in allenamento può capire che la mia schiena è finalmente a posto. Con la Romania è andata ancora meglio e non solo per il rigore parato che potrebbe anche essere il segno del destino perché, se fosse finito dentro, ora saremo fuori dall’Europeo ed invece abbiamo ancora la possibilità di giocarcela”.
Poi si parla di Italia-Francia e Buffon ammette che è una finale. “La dimostrazione che l’Europeo è un campionato molto difficile e complicato: l’Olanda gioca benissimo, ma è anche fortunata, questo sta a significare che per una fra Italia e Francia non ci sarà posto. Noi veniamo da una buona gara, ma Italia-Francia con tutto quello che c’è dietro è una partita che fa storia a sè. Prima di questa gara le partite giocate in precedenza si accantonano. Per ognuno è una finale anche per l’orgoglio”.
Si torna sulle sue dichiarazioni seguenti la sconfitta contro l’Olanda, quando il portiere chiese scusa a tutti gli italiani. “Non sono pentito delle mie dichiarazioni, ho detto quelle cose perché sentivo di dirle, sono fatto così. Non so se è un segno di umiltà o di finta modestia, sicuramente è realismo, era il mio stato d’animo dettato anche da un orgoglio interiore che mi ha fatto pensare che dopo saranno i tifosi a ringraziarci. Non dobbiamo vergognarsi di chiedere scusa. Sappiamo quanto conta il calcio in Italia e quanto la gente si aspetta da noi. Con il mister c’è grande rispetto e anche lui ha capito perché ho detto quella frase e come l’ho detta. Ha capito quello che volevo dire”.
Buffon poi liquida con una battuta la possibilità di un “biscotto” che potrebbe fare fuori sia Italia che Francia. “Loro potrebbero avere interesse a eliminarci? Viste come sono andate le prime due partite non credo, anzi… A parte le battute, mi piacerebbe rincontrare l’Olanda in semifinale, perché i 3-0 si prendono, si portano a casa, ma non si dimenticano”.
“Finora la squadra che mi ha impressionato di più – continua Buffon – è il Portogallo, gioca proprio da squadra, tutti difendono e in quattro o cinque attaccano e quando ripartono fanno male. Ma, per me, non è neanche una sorpresa visto che sono stati in finale quattro anni fa e due anni fa hanno ottenuto il quarto posto al Mondiale”.
Il portiere poi torna a parlare del suo rapporto con i tifosi. “Io credo sicuramente che loro potranno essere dalla nostra parte. Io spero che ci possa essere un tributo seppur minimo, anche se vinciamo e non passiamo. Credo che qualcosa ci meritiamo ugualmente, non sicuramente l’indifferenza o magari le critiche. Comunque ho sentito che c’è già qualcuno che si sta muovendo per sostenerci , perché noi qualcosa di buono lo abbiamo fatto e non si può buttare via tutto quello che di buono abbiamo fatto”.
Il portiere poi parla di Cassano e di una vittoria con la Francia da centrare per mille motivi. “Cassano sta dimostrando anche in allenamento di essere un grande giocatore e di avere avuto una maturazione importante. Si sta comportando con tutti in maniera encomiabile, ma se è la soluzione ideale con la Francia, questa è cosa che non spetta a me dire. Con la vittoria sulla Francia sappiamo che, in caso di qualificazione, facciamo un favore anche al mister, ma noi dobbiamo giocare per noi stessi, per dare continuità a due anni di lavoro, per far veder che la vittoria del Mondiale non è stato un caso. Abbiamo mille e più motivazioni per vincere con la Francia e andare avanti”.
Buffon ammette che la pressione per lui non è assolutamente un problema, anzi … “Io non vedevo l’ora che ci fosse questa pressione, quando sei abituato a giocare gare importanti, magari quando fai un anno di B, come è successo a me, la voglia di disputare partite con grande tensione aumenta. Questo è il nostro lavor ed anzi queste cose mi incentivano ancora di più, e come è per me è anche per tutti gli altri ragazzi, siamo giocatori navigati. Abbiamo bisogno della gara dentro o fuori e delle critiche per caricarci ancora di più. Ora è il momento di essere carichi al massimo”.