Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
venerdì 11 giugno 2010
Trentasette anni da compiere il prossimo settembre, Fabio Cannavaro è uno dei veterani dell’Italia. Un “vecchietto” direbbe qualcuno, ma sulle spalle porta anche il record di presenze con la maglia azzurra, due Campionati d’Europa vinti con l’Under 21, la fascia di capitano da indossare in quello che per lui sarà il quarto mondiale. L’esperienza non gli manca e quando parla lo fa a ragion veduta. Dice: “Noi non abbiamo in squadra una stella come Ronaldo, Messi o Rooney. I fuoriclasse in Italia non ci sono e il tecnico fa scelte diverse; non potremo mai giocare come brasiliani, spagnoli e portoghesi, ma loro non potranno mai difendere come noi”.
Al motto di “noi uniamo, non dividiamo”, Cannavaro ribadisce l’intenzione della Nazionale di devolvere parte dell’eventuale premio alla Fondazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia: “Ci sembrava giusto dare un segnale in un momento del genere. Vedendo i giornali credo che sia stata apprezzata. Non c’è nessuna percentuale perché di premi ancora non s’è parlato. Abbiamo un ottimo rapporto con il presidente Abete, con Valentini e Riva, ma ancora non se n’è parlato. Non è una risposta a nessuno. Noi siamo per unire, non per dividere. Non è una provocazione per nessuno. Ci sono stati degli attacchi, ma sono opinioni; abbiamo voluto dimostrare ancora una volta che si può fare qualcosa di positivo. Abbiamo fatto tantissime cose per beneficienza: siamo stati anche a L’Aquila, preso altre iniziative. Ci sembra normale”.
Esperienza, ma anche sicurezza. Il capitano torna a parlare dell’Italia: “Se avremo lo stesso spirito – sottolinea il difensore azzurro - che c’era in Germania penso possiamo fare qualcosa di importante. Sono altri i nostri valori. Certo di quella difesa che c’era 4 anni fa manca qualcuno. Ma Lippi sta lavorando proprio sulla fase difensiva. Negli ultimi anni si era un po’ perso un certo modo di difendersi e il nostro c.t. sta cercando di riproporlo. Nel 2006 venivamo da tante partite che eravamo sempre gli stessi, ora stanno crescendo nuove generazioni”.
Se Lippi ha dichiarato di avere le idee chiarissime, Cannavaro non è da meno: “Chi sta qui ha le qualità per giocare a questi livelli. Credo che Lippi la formazione in testa ce l’abbia. “Il mister ha visto che in questi ultimi anni la compattezza è stata un po’ persa e sta lavorando su questo. Solo se una squadra è compatta e si lavora tutti insieme si può arrivare a certi obiettivi”.
Il capitano conclude con un pensiero importante: “Mandela è una figura importante non solo per questo Paese, ma per tutto il mondo. Dispiace molto che non ci sarà alla manifestazione inaugurale per il lutto che lo ha colpito: a lui vanno le condoglianze della squadra, della Federcalcio, dell’Italia tutta”.