Capitan Llamas: "Contro la Francia dobbiamo avere fiducia nella forza del gruppo"
venerdì 15 maggio 2015
E' il capitano di questa squadra, da sempre. Andres LLamas Acuna nella Nazionale Under 17 ha portato la fascia sul braccio sin dalla prima partita e tra i suoi compagni è quello che, con 15 convocazioni alle spalle, ha giocato di più (1500 minuti, contando i match disputati in questo Europeo) e, dopo Cutrone, è il secondo realizzatore con 6 reti. Centrale difensivo in Nazionale, nasce terzino sinistro - così gioca nel Milan Allievi -, con forte propensione in avanti. 'J', così lo chiamano i suoi compagni di squadra, nasce a Milano e ha la doppia nazionalità: il papà è spagnolo, di Malaga, città andalusa dove tutte le estati la sua famiglia si traferisce per andare a trovare i parenti. L'incontro col calcio è quasi casuale: i genitori, un'estate, portano il figlio a un campo estivo.
Come andò quell'estate Andres?
I miei dovevano lavorare e non sapevano come farmi trascorrere le vacanze. Nacque l'idea di portarmi in un camp estivo di calcio dove mi sono appassionato. In realtà mio padre ama il pallone: da piccolo avrebbe voluto giocare ma non poté continuare perché i nonni preferirono farlo studiare.
Quindi questa passione te l'ha trasmessa lui?
Io ricordo che da bambino andavo a messa col pallone sottobraccio e, appena finita, io e papà ci fermavamo sul piazzale antistante per giocare.
E poi cosa è successo?
Sono andato nella scuola calcio di Gattuso, il Cimiano, per rimanere lì 2 anni insieme al mio amico del cuore, Niccolò Zanellato, con cui ho condiviso i primi calci sin dall'asilo.
Arriva il provino col Milan…
Si, il mio sogno, realizzato insieme a Niccolò, con cui gioco ancora insieme negli Allievi Nazionali. E' stato Zagatti (osservatore del Milan) a notarmi e a volermi lì.
Dove vi siete già qualificati per le fasi finali
Si, a giugno, a Chianciano Terme , andremo a giocare per lo scudetto di categoria.
Quando arriva la tua prima convocazione?
Negli Under 15, Antonio Rocca mi convoca per il Torneo di Natale che si gioca a Coverciano. In quella occasione ho giocato bene, e da allora continua la mia carriera azzurra.
Ininterrotta, da allora…
Praticamente si. Ho fatto tutta la trafila, passando per la Under 16, con Bruno Tedino allenatore, cominciando a giocare lo scorso anno sotto età nella Under 17.
Ora gli Europei in Bulgaria
Si, un'emozione: se penso che domani ci giochiamo i quarti contro la Francia, mi vengono i brividi.
Cosa pensi dei francesi?
Che sono un'ottima squadra, una delle favorite. Sarà dura: sono molto forti fisicamente, veloci e di grande qualità tecnica. Hanno passato il turno vincendo tutte le partite.
Li hai mai incontrati?
Si, lo scorso anno in Portogallo, con la Under 16. Praticamente è lo stesso gruppo ed allora perdemmo 4-2.
Alla domanda su cosa serve mettere in campo domani, il viso si rilassa in un sorriso e la voce si fa tranquilla:" Fare quello che sappiamo fare e che abbiamo fatto sino ad ora; mettere in campo la stessa concentrazione che abbiamo avuto con l'Olanda nell'ultima partita del turno. Il nostro gruppo è cresciuto, di giorno in giorno, fino a fare cose che poco tempo fa erano impensabili, come giocare da pari a pari con l'Olanda e riuscire quasi a batterla. Avere fiducia in noi, nella forza del gruppo e non concedere nulla, per tutta la partita".
Domani, alle 19 locali (diretta su Eurosport alle 18 italiane) si gioca al Beore Stadium di Stara Zagora, dove l'Italia ha battuto la Repubblica d'Irlanda nella seconda partita del girone preliminare. Partita secca, chi vince va alle semifinali