Nazionale A

Conte: “La Croazia è molto forte, ma possiamo giocarci le nostre carte”

giovedì 11 giugno 2015

Conte: “La Croazia è molto forte, ma possiamo giocarci le nostre carte”

L’ha sempre definita l’avversaria più attrezzata del girone e, alla vigilia della sfida di domani sera a Spalato, Antonio Conte ribadisce di avere un’alta considerazione della Croazia: “E’ una squadra molto forte – dichiara il Commissario Tecnico in conferenza stampa – e ha già dimostrato il suo valore a San Siro in una gara in cui poteva accadere di tutto. Qualunque risultato dovesse esserci non sarà una partita decisiva, ci siamo preparati nella maniera giusta e ci giocheremo le nostre carte". Peccato che le tribune resteranno vuote: “Non è bello giocare senza spettatori – sottolinea Conte – il calcio è spettacolo e avremmo preferito giocare davanti al pubblico”.
Il Ct non annuncia l’undici che scenderà in campo, ma conferma che Pirlo è a disposizione (“sta bene, nell’evenienza anche Marchisio può giocare in quel ruolo, dove siamo abbastanza coperti”) e spiega i motivi di un eventuale cambio di modulo: “La scelta del 4-3-3 non nasce dalla volontà di contrastare la Croazia: fa parte di un progetto e, vista la situazione attuale, è la soluzione migliore. Fortunatamente abbiamo avuto a disposizione tre giorni di stage la scorsa settimana: cambiare sistema, se si vuole dare un'impronta di gioco, non è sempre facile''.
Contro la capolista del girone l’obiettivo sono i tre punti, anche perché non rientra nella filosofia di Conte firmare per un pareggio: “Non mi è mai capitato di iniziare una partita con un obiettivo minimo – conferma il Ct - dobbiamo pensare a un obiettivo massimo. Se la gara poi dovesse finire in parità faremo le nostre valutazioni. Abbiamo disputato otto partite, alcune buone, altre meno. C’è stato un percorso di crescita che ci auguriamo possa portarci all’Europeo e abbiamo trovato giovani che si stanno mettendo in luce nel campionato italiano e con l’Under 21”.
Archiviata la delusione della sconfitta con il Barcellona nella finale di Champions League (“sono molto orgoglioso di quella medaglia: quando raggiungi un obiettivo che è frutto di lavoro, di fatica, di sudore e non sei neanche il più forte vuol dire che te lo sei meritato”), Gigi Buffon è ponto a tuffarsi nell’ennesima sfida avvincente della sua lunga carriera sportiva: “La Croazia può contare su un gruppo di 10 -12 calciatori che giocano insieme da parecchio tempo e che stanno portando avanti una filosofia di calcio. Noi abbiamo tanti ragazzi che per la prima volta si affacciano a questi palcoscenici ed è normale essere un po’ indietro rispetto a loro”.