CONTRO LA SERBIA OBBIETTIVO QUALIFICAZIONE CORRADINI: "VOGLIAMO L'EUROPEO E I MONDIALI"
venerdì 13 aprile 2007
"Contro la Svizzera ho visto una bella Italia, una squadra che mi ha convinto, che mi è piaciuta molto sotto l'aspetto tattico: non era facile l'avversario, non lo era neppure la partita perché avevamo l'obbligo di vincere per continuare il nostro cammino e le ragazze hanno dato il massimo. Bella gara, bel calcio: questa è la squadra che voglio rivedere contro la Serbia e ce la giocheremo fino in fondo". Corrado Corradini, il tecnico dell'Under 19, aspetta la sfida decisiva per la qualificazione alla fase finale del Campionato Europeo con la consapevolezza di avere tra le mani una squadra cresciuta sotto il profilo dell'esperienza e della mentalità e in grado di dare un segnale a livello europeo. Una squadra che ha già consegnato alla Nazionale maggiore tre ragazze come Sara Gama, Olga Gori e Carolina Pini che in questi giorni sono protagoniste in questo torneo, e che è pronta a far compiere il salto di qualità ad altre Azzurrine sulle quali Corradini è pronto a scommettere: "Alcune di loro - continua il tecnico - sono pronte sia a livello tecnico che mentale. Questo gruppo lavora insieme da due anni e, rispetto alla scorsa stagione, ha acquisito esperienza e consapevolezza nelle proprie capacità. Avere sulle spalle quindici partite in più a livello internazionale vuol dire molto per una ragazza di questa età, aiutano a crescere a confrontarsi con altre realtà; dico sempre che il nostro peggior nemico è l'ansia delle responsabilità, come per esempio abbiamo dimostrato nella prima partita contro la Spagna, che è frutto della differenza tra il calcio che le ragazze giocano nel proprio campionato e quello a livello internazionale, dei diversi ritmi, della diversa consistenza degli avversari e persino del diverso comportamento degli arbitri". Bilancio positivo, da parte di Corradini, nei confronti di un biennio ricco di soddisfazioni: "Le ragazze sono migliorate anche nel modo di gestire la palla, sono più sicure, pronte a sacrificarsi e a lavorare per l'obbiettivo finale. Speriamo che le partite di questo torneo, che sono trasmesse in tv, servano a dare una spinta a livello divulgativo a tutto il movimento calcistico femminile". L'ultima volta che l'Under 19 femminile si è qualificata alla fase finale dell'Europeo è stato nel 2004, in Finlandia, dove le Azzurrine furono eliminate in semifinale dalla Spagna che poi vinse il titolo. "Passare il turno - continua Corradini - significa raggiungere un grosso obbiettivo, dare conferma a due anni di sacrifici e di lavoro; ma anche partecipare al Mondiale Under 20 che si giocherà nel 2008 in Cile. E' un appuntamento che non possiamo mancare". Due giorni per preparare la sfida decisiva contro la Serbia, che si giocherà domenica alle ore 15 a Borgo Valsugana. Il futuro dell'Italia in Europa è legato a questo risultato e a quello dell'altra partita Spagna-Svizzera, poiché Azzurrine e spagnole hanno attualmente gli stessi punti (4) e guidano la classifica: passano le prime di ogni gruppo e la migliore seconda tra tutti i gironi. Per Corradini un dubbio legato al recupero di Sara Gama, colpita duramente ad un tendine nella fase finale della gara con la Svizzera. Le Azzurrine si sono allenate anche oggi; una seduta di lavoro leggera e poi sono andate a visitare l'Istituto Magistrale Rosmini dove hanno incontrato un gruppo di coetanee e di insegnanti per uno scambio di idee sull'importanza dello sport nelle scuole, sulle tematiche legate al modo migliore per conciliare gli studi con un'attività sportiva impegnativa come quella che svolgono le ragazze del calcio femminile. Presenti il capo delegazione Gozzer e tutto lo staff tecnico con il Commissario tecnico e responsabile delle Nazionali Femminili Ghedin, l'allenatore Corradini, le Azzurrine hanno risposto alle numerose domande e hanno invitato tutti a partecipare e a tifare per l'Italia nella sfida decisiva contro la Serbia.