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Da Berlino a Cape Town: l’Italia lotta, De Rossi firma il pareggio

lunedì 14 giugno 2010

Da Berlino a Cape Town: l’Italia lotta, De Rossi firma il pareggio

Da Berlino a Cape Town, quattro anni dopo. Il campo dice che l’Italia Campione del Mondo c’è, è viva, gioca un buon calcio, è determinata. In Germania la lunga cavalcata era iniziata con la vittoria contro il Ghana 2-0, in Sud Africa, al Green Point Stadium, sotto una pioggia incessante e su un terreno scivoloso, si parte dal pareggio contro il Paraguay: nel primo tempo il gol di testa di Alcaraz, nella ripresa risponde Daniele De Rossi.
“Partite come questa si dovrebbero vincere” dirà al fischio finale Lippi. Ma l’Italia si è tolta un bel pensiero, l’Italia c’è. Adesso, con qualche convinzione in più nella testa e sulle spalle, la Nazionale avrà sei giorni di tempo per preparare la gara con la Nuova Zelanda.
Il commissario tecnico sceglie in partenza il 4-2-3-1 con sei campioni del Mondo in campo: Buffon in porta, in difesa da destra Zambrotta, la coppia centrale Cannavaro-Chiellini, a sinistra Criscito, subito avanti De Rossi e Montolivo, quindi Pepe e Iaquinta sulle fasce, Marchisio al centro alle spalle dell’attaccante Gilardino.
Comincia con autorità, l’Italia. Al 6’ lancio in profondità di Marchisio per Pepe, anticipato dall’intervento prodigioso di Morel. Al 21’ ancora gli Azzurri protagonisti: Montolivo recupera palla e parte in contropiede, non ci sono compagni da servire, parte il tiro troppo fiacco. Un minuto dopo si fa vedere il Paraguay con un sinistro di Torres che, da buona posizione, tira fuori. Al 35’ Iaquinta di testa per Gilardino, anticipato in fallo laterale dal solito Morel.
La condizione fisica dell’Italia è senza dubbio migliore rispetto alle ultime due amichevoli con Svizzera e Messico, ma il Paraguay è avversario tosto, che non molla mai. E alla prima occasione affonda e colpisce. Succede al 39’, quando Chiellini commette fallo su Valdez e il messicano Archundia – l’arbitro della semifinale di quattro anni fa contro la Germania – assegna un calcio di punizione: tiro tagliato di Torres, Alcaraz si infila tra De Rossi e Cannavaro e con un prepotente stacco di testa infila Buffon.
La rete taglia le gambe agli Azzurri, che sei minuti dopo rientrano negli spogliatoi per l’intervallo. E ne escono con una novità: Marchetti in porta al posto di Buffon. Il Paraguay si presenta con un destro alto di Vera, lasciato indisturbato al momento del tiro. Risponde al 10’ Montolivo con una conclusione centrale, che Villar para senza difficoltà a terra.
Al 13’ altra sostituzione  da parte di Lippi: fuori Marchisio, dentro Camoranesi e si torna al 4-4-2. Lotta, l’Italia, su ogni pallone e al 18’ arriva il pareggio, un gol, come quello del Paraguay, su palla inattiva: angolo di Pepe, De Rossi segue l’azione e si avventa sulla palla scaraventandola in rete sull’uscita di Villar. E’ il nono sigillo in maglia azzurra per il giocatore della Roma, che con il Mondiale ha un conto in sospeso, quella lunga squalifica che in Germania non gli consentì di assaporare al meglio le gioie di quella Coppa.
Col pareggio in tasca, l’Italia riparte all’attacco. Al 27’ entra Di Natale per Gilardino. E’ una squadra tatticamente diversa rispetto al primo tempo, ma ugualmente determinata, forse più veloce e pungente, in grado di mettere in difficoltà il Paraguay. Ci prova ancora Montolivo al 38’ con una gran tiro da fuori che Villar mette in angolo. Sono le ultime battute. Tre minuti di recupero, gli Azzurri chiudono in attacco, ma il risultato non cambia.