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De Rossi: “Gruppo calmo e sereno, c’è il clima giusto per lavorare”

mercoledì 4 giugno 2008

De Rossi: “Gruppo calmo e sereno, c’è il clima giusto per lavorare”

Daniele De Rossi ha appena vinto la lunga sfida di calcio tennis, giocata al termine dell’allenamento in squadra con Camoranesi e Ambrosini. Il suo colpo di testa finale ha fatto arrabbiare Rino Gattuso che, insieme a Cassano e Pirlo, era nell’altra squadra. Il centrocampista della Roma ha tanta voglia di giocare, ha tanta voglia di riscattare un Mondiale che per lui è stato bello solo nel finale, viste le quattro giornate di squalifica rimediate dopo l’espulsione contro gli Stati Uniti alla seconda partita.

“Sono cresciuto- dice De Rossi- ma questo è nella normalità delle cose. Quel Mondiale fu bellissimo, ma per me portò anche qualche delusione. Comunque vedo la stessa aria di concentrazione di un gruppo che vuole vincere ancora e che ha dalla sua la mentalità vincente”.
De Rossi ammette che questa vigilia è molto più tranquilla e che l’aria di ‘calciopoli’ alla fine un po’ di problemi li aveva portati. “C’è veramente il clima giusto per lavorare. La serenità e la calma che ci vogliono. Stiamo lavorando bene, facendo tutte le cose che si fanno in una squadra di club e vedo il clima giusto ed ideale per preparare una grande manifestazione come l’Europeo. Prima del Mondiale la situazione era tesa e non per colpa nostra, ma alla fine abbiamo riscattato tutto con la vittoria”.

L’infortunio di Cannavaro ha sicuramente scosso il gruppo, ma De Rossi giura che ora c’è voglia di vincere anche per il capitano. “Cannavaro è un simbolo- dice De Rossi- su questo non c’è nessuno dubbio. Quando si fa male un compagno ognuno di noi è triste. Poi Fabio ci teneva tantissimo a giocare questo Europeo.  Lui c’era anche in quella finale del 2000. Io però credo che, sebbene la sua assenza sia di quelle che pesano, l’Italia possa fare bene anche senza di lui. C’è la personalità e la qualità per fare un bell’Europeo”.
Il numero dieci azzurro poi toglie ogni dubbio sul suo dualismo con Andrea Pirlo. “Non creiamo tormentoni. Io e Andrea siamo amici e questa competizione non l’ha creata nemmeno il mister. Possiamo giocare insieme e più volte lo abbiamo fatto. Quindi non diciamo che io e lui non siamo compatibili perché non è assolutamente vero”. 

Alessandro Gamberini è l’ultimo arrivato nel club Italia. Ieri il primo allenamento in terra austriaca, oggi la prima volta davanti ai microfoni. “Essere qui per me è un onore. Mi spiace solo che si sia fatto male il capitano e devo aggiungere che è veramente un piacere che lui resti qui con noi. Lui mi può dare consigli importanti. Fabio è un leader e ci mancherà sicuramente in campo, ma noi abbiamo ancora più voglia di vincere per lui”.
Il difensore non si preoccupa se nessuno parla di lui e se è considerato l’ultimo difensore del lotto. “Meglio che non si parli di me. Io sono l’ultimo arrivato, ma questo non vuole dire che in settimana io non mi impegnerò al massimo per mettere in difficoltà Donadoni nelle scelte. Io sono alla prima mia vera competizione e già fare parte del gruppo Campione del Mondo è una cosa fantastica. Ho entusiasmo da vendere e credo che Donadoni abbia pensato a me anche per questo”.