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Del Piero ci crede: “Sono pronto, voglio che si avveri il mio sogno”

sabato 7 giugno 2008

Del Piero ci crede: “Sono pronto, voglio che si avveri il mio sogno”

In Germania si era paragonato ad Achille che dall’alto della collina guardava in basso prima di entrare in battaglia. Oggi Alessandro Del Piero ha voglia di scendere dalla collina al più presto. “Achille è dentro di me, ma anche in Germania sono sceso e mi sembra di averlo fatto al meglio. Ora siamo qui ad una competizione diversa e sono passati due anni. Tutto è diverso. Sono successe cose importanti per quanto mi riguarda (le due classifiche cannonieri vinte una in B e l’altra in A, ndr) c’è un altro allenatore, ci sono altri compagni, c’è la mia convinzione. Di varianti ce ne sono tante, ma rimane la voglia di fare bene. Sono felice di questi due anni che mi hanno portato serenità e di questa convocazione e spero che tutti si tramuti in maniera perfetta per questa fase finale”. 

Una stagione perfetta che ha portato Del Piero a conquistarsi di diritto un posto nei 23 per questo Europeo. Ora l’attaccante si mette a completa disposizione di Donadoni e non vuol sentire parlare di ruoli o moduli. “Donadoni ha molte alternative in questo attacco. Tanti giocatori bravi. Il mister mi ha provato in diverse posizioni e ruoli in questi giorni di lavoro. Io ho sempre detto che mi esprimo meglio da seconda punta perché ho sempre giocato lì, ma alla fase finale di un Europeo la disponibilità è massima. E mi sembra inutile che si creino sempre dualismi perché non ce ne è bisogno”. 

Poi Del Piero scherza. “Perché sono sempre messo in concorrenza con qualcuno in Nazionale? Forse perché sono sempre qui? Lo ripeto i dualismi non servono. Ora serve pensare all’Europeo, perché noi da Campioni del Mondo vogliamo vincere questa competizione anche se ci sarà da fare i conti con le altre squadre”. 

L’Europeo ha per Del Piero un sapore diverso. “Quando giochi con la maglia azzurra hai sempre grandi stimoli, ma questa competizione mi manca,l’ho sfiorata, allora voglio concentrarmi sugli allenamenti e sul lavoro per fare al meglio i minuti in cui scenderò in campo. Se mi sento titolare contro l’Olanda? Io mi preparo come tutti al 110%, poi sarà Donadoni a prendere le sue decisioni, ma il gruppo è compatto e si sa che, con partite così ravvicinate, c’è bisogno di tutti”. 

Del Piero ammette di aver lavorato tanto per arrivare a questa fase finale e di aver sempre creduto di poter far parte del gruppo. “Ci ho sempre creduto. Ho lavorato sodo per togliere ogni dubbio sulla mia condizione, per non lasciarmi rammarichi. La consapevolezza nei miei mezzi non è mai mancata, la mia carriera è lì davanti a tutti. Quando hai un campionato davanti è più facile trovare la condizione, ora spero di rifare qui tutto quello che ho fatto in campionato e che il mio sogno si avveri. Siamo tutti concentrati per fare bene e il fatto che questa squadra possa e sappia giocare con più moduli offre molte possibilità a tutti, non solo a me”. 

Una convinzione nei propri mezzi che ha anche tutto il gruppo degli azzurri. “La convinzione è importante, siamo Campioni del Mondo in carica è normale che vogliamo vincere, ci proveremo con tutte le nostre forze. Purtroppo questa settimana di avvicinamento ci ha portato un po’ di intoppi, prima il grave infortunio di Cannavaro, poi quello di Panucci anche se sembra una cosa da poco. Il tempo che non ci ha dato tregua. Comunque guardiamo avanti e siamo fiduciosi”. 

Parla da capitano Alessandro Del Piero. La fascia di Cannavaro andrà sul suo braccio se partirà da titolare. “Per fortuna non sono il più vecchio- scherza l’attaccante- c’è Panucci, mi sento sollevato. Sono pronto ad assumermi anche la responsabilità di questo ruolo, mi spiace solo che questo sia arrivato per l’assenza di Cannavaro che per noi è un’assenza importante. Devo dire che, comunque, all’interno di questa squadra sono tanti i giocatori che possono fare questo ruolo. Mi piace confrontarmi con i giovani. Credo che questo possa far crescere. I ragazzi che sono in questa Nazionale li conosco da tempo e sono bravissimi e spesso ci capita di confrontarci”. 

Il capitano della Juve riconosce anche che è diverso il modo in cui arriva a questa competizione rispetto al Mondiale. “Ci arrivo in maniera differente per la condizione, per la continuità con cui sono riuscito a scendere in campo e per le cose belle che mi sono successe. Non è un caso che il mio periodo felice sia coinciso con la nascita di Tobias. L’amore per lui e per mia moglie è stato decisivo anche nella mia vita lavorativa. Le energie sono raddoppiate. Ora mi manca, ma per fortuna fra un po’ lo vedrò”. Del Piero vuole vincere anche per il piccolo Tobias