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Di Biagio: “Spero che Buffon venga con noi, seguo Balotelli, Verratti è un patrimonio”

lunedì 12 marzo 2018

Di Biagio: “Spero che Buffon venga con noi, seguo Balotelli, Verratti è un patrimonio”

La speranza di poter contare su Gigi Buffon per le prossime amichevoli con Argentina e Inghilterra, la conferma che Mario Balotelli è monitorato costantemente, la consapevolezza che Marco Verratti rappresenti un patrimonio del calcio italiano e che la presenza dei cosiddetti ‘senatori’ nel gruppo sia preziosa per la crescita dei giovani talenti di casa nostra: sono alcuni dei concetti espressi dal Ct Luigi Di Biagio nell’intervista esclusiva rilasciata ad Alessandro Antinelli e trasmessa su Rai 2 in occasione de ‘Il Sabato della Domenica Sportiva’.

Il primo pensiero, però, non può che essere per Davide Astori: “Nel suo modo semplice di fare – le parole del Ct - era un giocatore fondamentale. Ci sono quei giocatori che magari giocano meno, ma che sono molto più importanti di quelli che hanno fatto 200 partite: Davide era sicuramente uno di questi”. Ha le idee chiare Di Biagio, chiamato dalla FIGC per guidare la Nazionale in occasione di due amichevoli ricche di prestigio con Argentina (23 marzo a Manchester) e Inghilterra (27 marzo a Londra): “Sono partite proibitive sulla carta, ma dovremo dare segnali positivi e cercare di fare risultato. Il mio obiettivo è quello di ridare entusiasmo ad una squadra, ad un movimento, ad una nazione e ad un gruppo che in questo momento sono un po’ depressi per quello che è successo (la mancata qualificazione al Mondiale). I ragazzi hanno un entusiasmo incredibile per ripartire e non avrò problemi da questo punto di vista”.

Come già detto pochi giorni fa in conferenza stampa, al Ct non interessa essere definito un traghettatore: “So qual è il mio ruolo adesso e devo cercare di fare bene. Oggi in Nazionale c’è bisogno di un selezionatore, ma anche di un allenatore che vada in campo a far capire ai ragazzi cosa fare. Mi sento un po’ uno e un po’ l’altro e cercherò di dimostrarlo”.

Da sempre a suo agio nel far emergere il talento dei giovani, Di Biagio sa quanto i consigli e l’esempio dei giocatori simbolo della Nazionale possano rappresentare uno stimolo in più per chi si sta avvicinando adesso alla maglia azzurra. Anche per questo vorrebbe chiamare Buffon in occasione delle due prossime amichevoli: “Spero che Gigi venga con noi. Si è preso qualche giorno per riflettere, ci sentiremo nei prossimi giorni per capire quello che ha intenzione di fare e alla fine deciderò. Deve essere chiaro che qui nessuno sta facendo un favore a Buffon, sono io che ho bisogno di lui perché può dare il suo apporto dentro e fuori dal campo. Questa non è una passerella per Gigi, ma una doppia gara stimolante contro due grandi avversarie. Non è vero che i giocatori sono tutti uguali, per me lui è diverso dagli altri”. 

La Nazionale deve ripartire anche dal talento di Marco Verratti, in passato accusato di non aver saputo esprimere in maglia azzurra tutte le sue qualità: “L’ho allenato con l’Under 20 insieme a Insigne, De Sciglio e Perin. E’ uno dei giocatori più forti del calcio italiano, forse in Nazionale ci si aspetta da lui qualcosa in più rispetto agli altri e per questo viene giudicato in maniera molto severa. Per noi è un patrimonio e sarà un giocatore importante anche in queste due partite. Penso che debba pensare a giocare e divertirsi, deve essere più leggero in Nazionale e pensare a fare a quello che sa fare”.


Il Ct ribadisce che le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Anche a Mario Balotelli, che eccezion fatta per un piccolo cameo nell’era Conte manca ormai dallo sfortunato Mondiale di Brasile 2014: “Gli abbiamo mandato la pre-convocazione come abbiamo fatto per tanti altri giocatori. E’ seguito dal sottoscritto e da tutto lo staff e non a caso venerdì scorso sono andato a vederlo giocare a Nizza. Non so se sarà convocato, è sotto la lente d’ingrandimento. Ha fatto buone cose, ma bisogna sommare gol, comportamenti e prestazioni e poi deciderò”.

Detto che l’armonia della squadra è molto più importante dei singoli, Di Biagio sta sciogliendo gli ultimi dubbi sulle sue prime convocazioni da Ct (“nella mia testa dei 23 o 25 giocatori che chiamerò una ventina sono già sicuri”) e guarda con interesse ad un campionato in cui due squadre sono in lotta per il titolo in un appassionante testa a testa: “Credo che molto dipenderà dal risultato dello scontro diretto tra Juventus e Napoli. Mi auguro che la Juventus arrivi in fondo in Champions League, il Napoli mi piace tantissimo per come gioca, per come si muovono i giocatori e per come è organizzato. Per una Nazionale è praticamente impossibile giocare così, anche perché si ha molto meno tempo a disposizione con la squadra. Ma bisogna cercare di trovare una propria identità ed è quello che proverò a fare, con il vantaggio che conosco questi ragazzi da tanti anni”. Una menzione speciale va anche al lavoro di Gasperini, Simone Inzaghi e Gattuso: “E’ molto interessante la posizione dei centrocampisti della Lazio che non danno punti di riferimento, l’Atalanta ha sempre voglia di andare ad attaccare alto l’avversario, gioca un calcio dispendioso che ha portato risultati importanti. Per quanto riguarda Rino (Gattuso) ha fatto cose incredibili e ha anche il merito di aver dimostrato a tutti che non è vero che Bonucci non possa giocare bene in una difesa a quattro”.

Intervenendo ieri sera a ‘Sky Calcio Club’, il Ct ha preannunciato che per le amichevoli con Argentina e Inghilterra potrebbero essere convocati alcuni giovani che conosce bene avendoli già allenati in Under 21: “Pellegrini e Chiesa sono già arrivati alla Nazionale. Federico potrebbe essere convocato. Anche Barella si sta mettendo in mostra. Mandragora può giocare in diversi ruoli e sta crescendo molto". Di Biagio ha poi parlato del suo futuro: “Se a giugno ci sarà una strada ben venga, se ci sarà l'altra può darsi che tornerò nell'Under 21. Ne abbiamo parlato con la FIGC, loro sono contenti di quanto ho fatto. Poi se ci saranno problemi lo decideremo insieme. Il prossimo anno ospiteremo l’Europeo Under 21 in Italia e dobbiamo fare bene".