Domenica sfida decisiva con la Nigeria. Rosucci: “Sono fiduciosa”
venerdì 24 agosto 2012
Messa alle spalle la sconfitta con la Corea del Sud (0-2) che ha fortemente compromesso le chance di passaggio del turno, la Nazionale Femminile Under 20 ha ripreso a lavorare in vista dell’ultima e decisiva gara del girone con la Nigeria in programma domenica a Kobe (ore 9.20 in Italia, diretta Raisport 1). Una gara senza appello per le Azzurrine che, dopo il positivo esordio con il Brasile (1-1) e la battuta d’arresto con le coreane, per proseguire il loro cammino nel Campionato del Mondo FIFA devono necessariamente battere la forte squadra africana, capolista del girone, con almeno due gol di scarto. Una gara ad alto rischio per l’Italia, costretta non solo ad inseguire la sua prima vittoria in un Mondiale Under 20 (finora 2 pareggi e 3 sconfitte considerando la partecipazione all’edizione del 2004), ma anche a segnare più di una rete. La squadra intanto, dopo l’ultimo giorno trascorso ieri nel ritiro di Saitama, si è trasferita questa mattina a Kobe: a bordo di un moderno “treno proiettile”delle ferrovie giapponesi le Azzurrine sono giunte a destinazione dopo circa tre ore di viaggio. Nel pomeriggio, poi, allenamento ufficiale all’Universiade Memorial Stadium di Kobe, palcoscenico dell’ultima gara del raggruppamento. Un’ora circa di lavoro per le ragazze, divisa in parte atletica e partita a metà campo. Buone notizie dalla spogliatoio azzurro con il ritorno in campo di Elisa Alborghetti, assente da diversi giorni a causa di una distorsione alla caviglia rimediata nella gara d’esordio con il Brasile: la centrocampista ha preso parte alla seduta di allenamento odierno, svolgendo la parte atletica con la squadra per poi proseguire con un lavoro differenziato svolto sotto gli occhi dello staff.
Nel ritiro azzurro intanto è il capitano della squadra Martina Rosucci a rivelare le sue impressioni sulle prime due partite disputate: “Contro il Brasile c’era in noi molta paura per l’esordio – commenta - però, parlandone insieme alle compagne, siamo riuscite a trasformare questa tensione in rabbia e concentrazione e sul campo si è visto. Contro la Corea, invece, abbiamo sbagliato totalmente l’approccio mentale e siamo scese in campo forse meno concentrate al cospetto di un avversario che sulla carta poteva sembrare più abbordabile. Non ci sono scusanti, ci siamo fatte del male con le nostre stesse mani”. Il capitano della Nazionale, campione d’Europa under 19 nel 2008, non getta la spugna e con la Nigeria promette battaglia: “La gara di domenica sarà sicuramente molto difficile – continua – contro una squadra forte, in testa alla classifica del girone e che gioca con una serenità e una freschezza difficilmente riscontrabili nel nostro calcio. Tuttavia anche loro hanno dei punti deboli, a partire dalla difesa. Sicuramente la sconfitta con la Corea del Sud ci ha buttato un po’ giù, ma la nostra squadra dopo qualche batosta ha sempre fornito ottime prestazioni. Sono fiduciosa e giocando come contro il Brasile potremo ancora toglierci tante soddisfazioni”.