Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
martedì 10 giugno 2008
Il giorno dopo il risveglio non è facile. L’Italia sente ancora addosso lo schiaffo di Berna, ma mister Donadoni ha bene in testa quale è la medicina per ripartire. “Abbiamo perso una brutta partita- dice il Ct- e siamo dispiaciuti anche nei confronti dei tifosi. La ricetta? Mettere giù il capoccione e ricominciare a lavorare ben sapendo che ieri è stata una giornata no”.
Donadoni afferma che nei numeri la gara contro l’Olanda alla fine non è stata proprio da buttare via. “Analizzando lo score della gara alla fine vedo che abbiamo avuto lo stesso possesso palla e abbiamo tirato in porta quanto l’Olanda. Sicuramente non abbiamo fatto bene visto il risultato, ma da questa batosta ripartitamo per cercare la qualificazione nel girone sapendo che ci sono due partite importanti e che c’è la convinzione per fare bene”.
Donadoni non parla di cambi di uomini o moduli, ma ammette che ci sarà da valutare la condizione, anche perché la squadra alla fine è andata a dormire molto tardi dopo il rientro in aereo da Berna. “Vedremo le condizioni di tutti. Oggi non era possibile valutare, perché siamo andati a letto tardi. Ora vogliamo mettere in campo la formazione che da più garanzia anche a livello di energie. Energie che saranno fondamentali con una partita ogni quattro giorni”.
Il Ct ammette di non aver visto comunque una squadra in cattive condizioni fisiche. “Secondo me nel secondo tempo abbiamo giocato bene e la reazione c’è stata. Credo che la condizione sia quella di fine stagione, ma è quella di tutte le squadre. Io non credo che sia un problema di condizione, quanto di una partita nata male. Questo non vuol dire che cerco alibi”.
Al tecnico azzurro è piaciuta la reazione avuta dalla squadra e lo spirito di chi è entrato in campo nella ripresa. “La squadra ha giocato e ha sfiorato più volte il 2-1 prima di prendere il 3-0. Abbiamo commesso degli errori sulle loro ripartenze. E’ li che non siamo stati pronti. E’ li che bisogna lavorare. Mi è piaciuto anche lo spirito di chi era in panchina e aiutava i compagni, come Del Piero e Cannavaro. Proprio Del Piero ha usato le parole di un capitano. Ora è il momento di compattarci e di andare avanti”.
Donadoni ammette che in mattinata c’è stato, prima dell’allenamento, un confronto con i giocatori. “A me piace sentire anche le loro idee, è così che preparo gli impegni. Voglio capire perché alla fine della partita l’Olanda aveva fatto il doppio dei nostri falli. Purtroppo è un periodo che subiamo gol troppo facilmente e ieri, lo ripeto, abbiamo sbagliato sulle loro ripartenze”.
Il calcio, però, secondo Donadoni è deciso anche dagli episodi. “Ieri sera non abbiamo giocato una gara all’altezza, ma alla fine se entrava la prima occasione di Di Natale forse eravamo qui a fare discorsi diversi. Purtroppo qualcosa di sbagliato lo abbiamo fatto, ma non c’è la controprova se con un'altra formazione o un altro schema avremmo avuto un risultato diverso”.
Comunque si riparte da qui per affrontare la Romania e cercare di rimettere in piedi questo Europeo nato male. “E’ stata una partita persa malamente- finisce Donadoni- ma questa squadra ha le carte in regola per fare bene. Ne sono convinto io, ne sono convinti i giocatori. Quindi, lo ripeto, testa bassa e lavorare e usciremo da questo momento no”.