Nazionale A

DONADONI: "PER ME ITALIA-FRANCIA NON E' ANCORA INIZIATA PENSO ALL'UNGHERIA"

lunedì 20 agosto 2007

DONADONI:

Nel primo giorno di raduno a Milano, in vista dell'amichevole di mercoledì contro l'Ungheria, si parla di Italia-Francia e degli assenti. Sono questi due gli argomenti che tengono banco alla ripresa della preparazione da parte degli Azzurri, in vista del doppio impegno di qualificazione europea in programma a settembre. Il commissario tecnico Donadoni non ha difficoltà a rispondere alle domande, sgombrando il campo da qualsiasi equivoco, soprattutto per quanto riguarda l'incontro con i francesi: "Se la partita è già iniziata, lo è solo per loro, non per me. E se sono agitati - risponde il cittì alle polemiche di Domenech- sono fatti loro. Io ho altre preoccupazioni. La mia partita ora è Ungheria-Italia. Risposte a quel che dice Domenech non ne devo dare. Il mio pensiero e rivolto al campo, tutto il resto è coreografia e business". E sugli assenti: "De Rossi ha fatto ieri la prima partita, tutti quelli che non ci sono rispetto all'ultima gara, compresi Perrotta e Camoranesi, non sono stati convocati perchè in ritardo di condizione. Gilardino? Sa benissimo perchè non è qui, sta ancora recuperando da un infortunio". Un altro nome, quello di Antonio Cassano, viene posto all'attenzione del Commissario tecnico: "Non sono stato io a chiamare Cassano - ha spiegato Donadoni - ma mi ha fatto molto piacere sentirlo, questo vuol dire che vuole costruire un buon rapporto con me. Sono contento che sia venuto in Italia e mi auguro che sia il momento giusto perchè esploda. La sua candidatura in ottica Europei? Dipende da lui". Il cittì apre le porte della Nazionale a Cassano, ma lancia anche un avvertimento: "Mi auguro che questa per lui sia la volta della definitiva esplosione: l'ha capito anche lui, il tempo passa per tutti". Due gol in due partite con il Bayern Monaco, Luca Toni è tornato in Nazionale con qualche certezza in più e un pizzico di emozione: "Tornare in Italia è molto bello. Sono arrivato ieri e sono andato a trovare i miei genitori. Adesso sono venuto qua e sono contento di essere in Nazionale". Un filo, quello con la maglia azzurra, che il campione temeva di interrompere una volta partito per la Germania: "Paura magari no, perchè sapevo che il mister mi avrebbe seguito. Quindi cercherò di fare bene, di fare gol e poi si vedrà: la concorrenza c'è sempre stata, perchè in Italia ci sono tanti attaccanti forti. Molti sono costretti ad andare all'estero e tra questi ci sono anche giovani sui quali alcune società importanti potevano investire".