Dopo quasi due anni di assenza, Alberto Aquilani tornerà in campo dal primo minuto. Aveva lasciato l’Italia nel febbraio 2009 nella gara persa 2-0 contro il Brasile, la ritrova oggi cambiata negli uomini e nella mentalità. Come del resto è cambiato anche lui: “Sono tornato in Italia – racconta Aquilani prima della partenza per l’Austria - per avere continuità e, grazie alla continuità di impiego e rendimento, sono riuscito a rientrare in Nazionale. Cosa mi aspetto dal futuro? Giocare con continuità. Dopo la gara giocata contro il Brasile, ho vissuto un autentico calvario, ma adesso sto bene e voglio proseguire su questa strada. Mi hanno fatto piacere le parole di stima di Prandelli, la fiducia di un allenatore è importante. Adesso voglio meritarmi questa maglia sul campo”.
Dalla Roma alla Juve passando per Liverpool e per una serie di difficoltà: “Venire via da Roma – continua Aquilani – è stato un passaggio importante della mia vita, non solo della carriera. A Liverpool è stato un periodo difficile, mi hanno pagato 20 milioni ed ho giocato 20 partite. Ho scelto la Juve per rimettermi in gioco, non la considero una tappa di passaggio: sono in prestito con diritto di riscatto a circa 15-16 milioni, dovranno decidere loro, ma so che dipenderà anche da me. Se mi vogliono acquistare, io resterei volentieri”.
Andrea Ranocchia, che esordirà in azzurro domani sera, ha in comune con Aquilani il fatto di essere stato alcuni mesi nella passata stagione lontano dai campi di gioco. “Ho superato un periodo difficile per l'infortunio e adesso mi godo il momento - ha raccontato – sono contentissimo per questo approdo nella Nazionale maggiore, che mi ripaga della delusione per la mancata qualificazione con l'Under 21 agli Europei di categoria. Ho realizzato il sogno di tutti i ragazzi che iniziano a giocare a calcio, ora sta a me conquistare la fiducia del mister fin da domani sera”.

foto: ASphoto