Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
sabato 21 giugno 2008
Ola Espana. Eccoci ai quarti di finale. Eccoci ad una partita che di fascino ne ha da vendere, fra due squadre, due popoli, due nazioni che in comune hanno tanto. Anche il fatto di non vincere un Europeo da tanti anni. La Spagna da 1964, l’Italia dall’edizione seguente cioè quella del 1968.
All’Ernest Happel Stadion di Vienna, domani alle 20.45 entrambe le squadre cercano il lasciapassare per la semifinale del 26 di giugno. Spagna e Italia arrivano a questo quarto di grande fascino, con stati d’animo diversi. Gli Spagnoli hanno dominato il loro girone, battendo nell’ordine Russia, Svezia e i campioni uscenti della Grecia e mettendo in evidenza oltre ad un convincente gioco anche una coppia di attacco formidabile composta da Fernando Torres, attaccante del Liverpool e David Villa del Valencia.
Una Spagna che nella terza partita contro la Grecia si è potuta permettere il lusso di far riposare tutti i titolari. Un Spagna quindi che non ha sofferto. L’Italia, invece, ha raggiunto questa qualificazione sudando. E forse questo può aver dato ancora maggiore forza agli azzurri. Il difficile girone di Berna e Zurigo, si è ulteriormente complicato quando all’esordio gli azzurri sono incappati nella classica giornata no, uscendo sconfitti per 3-0 dall’Olanda (che poi ha vinto il girone). Poi il pareggio sfortunato con la Romania e la meritatissima vittoria con la Francia che ha dato agli uomini di Donadoni la qualificazione alla seconda fase. Ora la squadra Campione del Mondo arriva a questo quarto di finale con la compattezza del gruppo e la consapevolezza che può succedere di tutto. “Questa è un’altra partita, tutto quello che è successo prima è azzerato- ha detto Panucci- qui si riparte da zero”. “Abbiamo dimostrato che possiamo vincere con tutti”, ha aggiunto il capitano non giocatore Fabio Cannavaro. “Abbiamo tanta voglia di andare avanti e di dimostrare che siamo i Campioni del Mondo”, gli ha fatto eco Massimo Ambrosini. E’ Italia di carattere, forte, che non si arrende nemmeno di fronte alle salite più dure.
Donadoni per la sfida di domani sera, che sarà arbitrata dall’arbitro tedesco Fandel, deve far fronte a due squalifiche: Gattuso e Pirlo, infatti, hanno il biglietto di spettatori non paganti per i cartellini gialli rimediati contro la Francia. “Abbiamo uno dei centrocampi più forti del mondo- ha ammesso Ambrosini- Donadoni saprà scegliere al meglio per rimpiazzare due giocatori fortissimi come Rino e Andrea. “Soffrirò tantissimo e accumulerò tensione, ma con il cuore sarò vicino ai miei compagni”, ha aggiunto Gattuso.
La tradizione vuole favorita l’Italia, ma Donadoni tocca ferro, visto in questa edizione dell’Europeo ogni statistica, per ora, è stata ribaltata. Due squadre che si sono incontrate lo scorso inverno nella ventosa notte di Elche. Fini 1-0 per gli uomini di Aragones con un gran gol di Villa, ma fu una bella Italia che, pochi minuti prima di subire il gol che decise la partita, colpì una traversa con Camoranesi. “Vincerà la Spagna 3-2”, parola del premier Zapatero. “Andiamo avanti noi e vinciamo per 1-0 così si arrabbiano anche”, ha risposto, con il consueto sorriso da scugnizzo, Fabio Cannavaro. E’ guerra dialettica oltre che in campo.
Gli spagnoli arrivano a questo Europeo con le polemiche della stampa nei confronti di Aragones per aver lasciato a casa Raul. Polemiche subito sopite dopo le tre vittorie nel girone eliminatorio. Due paesi da sempre simili e diversi. “Siamo diventati più tecnici anche noi- dice Panucci uno che la spagna la conosce bene. Dovremo essere bravi a non farli ragionare perché altrimenti sono dolori. Ma siamo tutti convinti di poter andare avanti”. E allora tutta l’Italia spera. Dopo la delusione di Olanda 2000 e lo sfortunato Europeo portoghese, gli azzurri hanno un unico desiderio: arrivare fino in fondo. Per farlo bisogna uccidere il Toro rosso che viaggia a mille e che sta schivando tutte le banderillas, ma il torero azzurro ha le armi per mettere fine alla corrida. Vamos Italia.