Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
lunedì 27 giugno 2016
Festa grande a Saint-Denis, dove l’Italia batte 2-0 i Campioni d’Europa in carica della Spagna e si prende una meritata rivincita quattro anni dopo la finale di Kiev. E’ una squadra bella, tonica e coraggiosa quella disegnata da Antonio Conte, una Nazionale che mette alle corde le Furie Rosse con combinazioni veloci e una manovra fluida, lasciando pochissime occasioni agli avversari, quasi annullati per settanta minuti e pericolosi solo nel finale. Decidono i gol di Chiellini e Pellé, che come contro il Belgio chiude nel finale una gara che l’Italia avrebbe meritato di vincere per ko già prima del novantesimo.
Con la Spagna Conte ripropone il consueto 3-5-2, con Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon, De Rossi nel ruolo di play e Parolo e Giaccherini interni di centrocampo. Sulla fascia destra è Florenzi a prendere il posto di Candreva, mentre a sinistra c’è De Sciglio. In avanti spazio a Eder e Pellè, a caccia del secondo gol del loro Europeo. Anche per Del Bosque nessuna sorpresa: al centro dell’attacco confermato Morata, supportato da Nolito e David Silva in un 4-3-3 che ha nella qualità in mezzo al campo (Iniesta, Fabregas e Busquets) uno dei suoi punti di forza. In campo ci sono 12 protagonisti della finale di Kiev, ben 7 nelle fila di una Spagna che rispetto a quattro anni fa ha perso due palleggiatori di centrocampo come Xavi e Xabi Alonso, ma che può contare su un attaccante da area di rigore come Morata.
I tifosi italiani sono tanti e si fanno sentire, mentre sullo ‘Stade de France’ si abbatte un violento acquazzone che durerà solo un quarto d’ora. Gli Azzurri partono meglio trovando spazio sulle corsie esterne, dove De Sciglio e soprattutto Florenzi fanno subito capire che l’Italia non si limiterà ad una partita difensiva. All’8’ la prima grande occasione del match capita sulla testa di Pellé, che indirizza all’angolino una punizione ben calciata da Florenzi trovando pronto alla respinta De Gea.
E’ ancora il portiere del Manchester United a salvare il risultato tre minuti più tardi con l’aiuto del palo su una splendida rovesciata di Giaccherini, che si dispera anche se Cakir aveva già fermato il gioco. Iniesta prova a illuminare la manovra della squadra di Del Bosque, ma le idee sono poche e confuse e Morata appare troppo isolato in avanti, con i difensori azzurri sempre pronti al raddoppio di marcatura.
L’Italia gioca meglio e a cavallo tra il 25’ e il 28’ sfiora di nuovo il vantaggio per due volte con un colpo di testa di Parolo e con un pallone svirgolato da Sergio Ramos, che per poco non sorprende De Gea. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 33’: punizione di Eder dal limite dell’area, respinta corta di De Gea su cui si avventa Giaccherini, che viene travolto dal portiere spagnolo ma riesce a toccare il pallone quanto basta per favorire il tap-in vincente di Giorgio Chiellini. E’ il settimo centro in nazionale per il difensore della Juventus, un gol che vale oro. La squadra di Del Bosque prova a reagire, ma l’Italia è sempre molto pericolosa e in chiusura di tempo è ancora Giaccherini a sfiorare il 2-0 con una conclusione diretta all’incrocio dei pali che il portiere spagnolo riesce a deviare in angolo.
Le 7 conclusioni a 2 a favore dell’Italia nei primi 45’ e la schiacciante superiorità della squadra di Conte suggeriscono a Del Bosque di dare più consistenza all’attacco e così a inizio ripresa Aduriz prende il posto di Nolito, con Morata che si sposta sulla sinistra del fronte offensivo. Sono ancora gli Azzurri però ad andare ad un passo dal raddoppio al 55’, quando Eder lanciato in porta da Pellé si fa ipnotizzare da De Gea. Dagli spalti si alza forte il grido ‘Italia, Italia’, mentre Pellè ed Eder sono una spina nel fianco continua per la retroguardia spagnola.
Buffon trema al 70’ sulla conclusione a giro di Aduriz, che termina a lato, e poco dopo Del Bosque toglie uno spento Morata e punta sulla freschezza di Lucas Vazquez: l'ala del Real Madrid colpisce un palo a gioco fermo, poi Buffon vola a deviare le conclusioni di Iniesta e Pique. Aduriz si fa male e al suo posto entra Pedro, mentre Conte manda in campo Insigne per Eder e Darmian per Florenzi. E’ ancora Buffon al novantesimo a respingere la conclusione ravvicinata di Pique, festeggiando nel migliore dei modi la presenza numero 160 in Nazionale. A chiudere il match ci pensa Graziano Pellè, che raccoglie l’invito di Darmian e realizza di potenza il definitivo 2-0. Gli Azzurri volano ai quarti di finale e il 2 luglio a Bordeaux affronteranno i campioni del mondo della Germania. E un’altra festa non sembra un’utopia.
Il programma della Nazionale
Martedì 28 giugno
Ore 11.15 - Allenamento (aperto alla stampa i primi 15’, ingresso dalle ore 11)