Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
lunedì 13 giugno 2016
E’ festa grande a Lione. L’Italia batte 2-0 il Belgio con i gol di Giaccherini e Pellè e conquista i primi tre punti del suo Europeo contro una delle favorite alla vittoria finale. Un successo meritato al termine di una partita ricca di emozioni, chiusa dall’attaccante del Southampton nei minuti di recupero e giocata con grande intelligenza e spirito di sacrificio dagli Azzurri.
Il rosso e l’azzurro sono naturalmente i colori predominanti sugli spalti del modernissimo ‘Stade des lumieres’, gremito da 56 mila spettatori. La pioggia, caduta incessantemente per ore, si arresta quasi magicamente solo a pochi minuti dal calcio d’inizio, il cielo si apre e una spettacolare cerimonia con centinaia di ballerini e le gigantografie delle due maglie accompagna l’ingresso in campo dei 22 giocatori.
In tribuna, accanto al presidente federale Carlo Tavecchio e al Dg Michele Uva, a fare il tifo per gli Azzurri ci sono anche il presidente del CONI Giovanni Malagò, il Segretario Generale Roberto Fabbricini, il membro CIO Mario Pescante, l’Ambasciatore d’Italia in Francia Giandomenico Magliano e il Console Generale d’Italia a Lione Giulio Marongiu.
Per la sua prima volta da Ct in un Campionato Europeo, Conte si affida al collaudato 3-5-2, con Chiellini, Barzagli e Bonucci a formare con Buffon un reparto difensivo tutto di marca juventina, De Rossi nel ruolo di play e Giaccherini e Parolo come interni. Sulla fasce spazio a Candreva e Darmian, mentre il tandem d’attacco è formato da Eder e Pellè. Nel Belgio il terminale offensivo nel 4-2-3-1 è Lukaku, Wilmots lascia in panchina Mertens e Ferreira Carrasco, ma di talento in campo ce ne è a sufficienza. Basta scorrere la formazione, da Courtois a De Bruyne, passando per Nainggolan, Witsel, Hazard e Fellaini.
Dagli spalti si alzano forte il grido ‘Italia, Italia’, l’Inno di Mameli e l’immancabile ‘Po-popopo-popo-po’. I ritmi in campo sono subito alti e, dopo un paio di percussioni di Candreva sulla destra, la prima parata la effettua al 10’ Gigi Buffon, deviando in angolo una conclusione dalla distanza di Radja Nainggolan. Il 3-5-2 diventa all’occorrenza un 4-4-2 o un 5-3-2 in fase di non possesso per bloccare le corsie e la velocità di Hazard e De Bruyne. Al 29’ Pellé scocca il primo tiro dell’Italia, una conclusione a giro che termina di un metro a lato. E’ il preludio al gol di Emanuele Giaccherini, bravissimo a controllare un lancio perfetto di Bonucci dalle retrovie e a battere da pochi passi Courtois sfruttando un errore di Alderweireld. Per il centrocampista del Bologna, abbracciato da tutta la panchina, è il quarto centro in Nazionale. Il vantaggio dà fiducia agli Azzurri e, dopo una conclusione dalla distanza di Candreva respinta dal portierone belga, è Pellè a sfiorare per due volte il raddoppio in chiusura di tempo: prima manda a lato di testa su torre aerea di Parolo e poi manca la deviazione vincente su un traversone basso di Candreva.
A inizio ripresa il Belgio va subito vicinissimo al pareggio con Lukaku, che non riesce a concretizzare una veloce ripartenza e manda a lato sull’uscita di Buffon. L’Italia risponde ancora una volta con Pellè, che di testa chiama Courtois ad una parata plastica. La partita è bella e vivace, con continui capovolgimenti di fronte. De Sciglio rileva Darmian, mentre Wilmots si gioca la carta Mertens al posto di Nainggolan e poco dopo manda in campo anche Origi per Lukaku. E’ Hazard il pericolo numero uno, ma Bonucci, Chiellini e Barzagli chiudono ogni spazio. Eder lascia il campo ad Immobile subito dopo aver rimediato un cartellino giallo inevitabile per fermare Mertens e nel Belgio entra anche Carrasco a dare ancora più spinta all’attacco. La girandola dei cambi si esaurisce con l’ingresso di Thiago Motta per De Rossi, l’Italia tira un sospiro di sollievo quando Origi manda alto di testa da pochi metri e poi nel recupero chiude la pratica con il 2-0 realizzato da Pellè su invito di Candreva. Siamo primi nel girone e il 17 giugno a Tolosa un altro successo con la Svezia, fermata sull’1-1 dall’Irlanda nell’altro incontro del Gruppo E, ci permetterebbe di ipotecare la qualificazione agli ottavi.