Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
martedì 26 giugno 2012
“Per i rigori vediamo i video qualche giorno prima. Parlo sempre con Gigi per dirgli che è lui che deve sentire dentro cosa è meglio fare. Quando è andato sul dischetto Cole, per tutte le cose che ci eravamo detti in settimana ero sicuro al 100% che Gigi l’avrebbe parato”. Vincenzo Di Palma è l’allenatore dei portieri della Nazionale, conosce tutti i segreti di Gianluigi Buffon e può dire di aver scoperto uno dei più forti campioni che l’Italia abbia mai avuto: “Quando ero a Parma con Nevio Scala – racconta - il portiere era Bucci. Quando si infortunò il presidente Tanzi mi chiamò in azienda e mi sottopose i nomi di due portieri che voleva acquistare. Visto che ogni lunedì andavo ad allenare i portieri del settore giovanile, ho detto al presidente di non comprare nessuno e di puntare su un ragazzino. Quel ragazzino era Gigi Buffon e avevo già visto quattro anni prima quando era arrivato a Parma che aveva la stoffa del campione. Quel giorno lì mi presi tutta la responsabilità e siccome a quel tempo ancora fumavo, quando esordì credo di aver fumato 50 sigarette in 90 minuti”.
Per diventare Gigi Buffon è necessario avere un talento innato, ma occorrono anche tanta fatica e sudore: “Alleno Gigi sin da quando ha 13 anni e non è difficile allenarlo, tutt’altro. La sua qualità migliore è il cervello. E’ un portiere fisicamente normale, ma arriva prima con la testa dove gli altri arrivano in ritardo o non arrivano. Prevede in anticipo cosa fa l’avversario. L’esempio è la parata su Johnson: l’80% dei portieri sarebbe andato a terra, lui è rimasto in piedi e ha parato. Le sue doti migliori sono la personalità e la reattività. E’ bravissimo perché il calcio di oggi è soprattutto ragionamento”.
Con Vincenzo Di Palma si allenano anche Morgan De Sanctis e Salvatore Sirigu. Tanto lavoro sul campo e non solo: “Guardiamo i video anche per studiare come gli avversari battono punizioni, calcio d’angolo e qualsiasi particolare che ci possa dare una mano”.
Per arrivare lontano niente può essere lasciato al caso.