E’ la Croazia l’ostacolo che separa l’Italia dalla semifinale dell’Europeo, un avversario battuto già tredici volte dagli Azzurri nei 14 precedenti tra le due nazionali e che alle 18 (diretta su Eurosport) sul parquet dello SportPaleis di Anversa cercherà di sfruttare i due giorni di riposo in più nelle gambe rispetto alla squadra di Menichelli, reduce dal convincente 7-0 sull’Azerbaigian che la ha consentito di passare il turno da prima in classifica del Gruppo C.

“Certamente non saremo agevolati – ha confermato il tecnico azzurro alla vigilia del match – ma a nostro favore deve giocare la forza che la partita con l’Azerbaigian ha creato, quella di aver ribaltato le previsioni di un girone che poteva vederci non qualificati e ci ha visto invece passare come primi, come obiettivo iniziale. La Croazia è un’ottima squadra, che tende a fare un’ottima fase difensiva, molto attenta, e a sfruttare il campo per le ripartenze. Hanno individualità molto buone e capacità di buttarsi bene nello spazio”.

La Croazia ha dimostrato di saper sfruttare molto bene la carta del portiere di movimento, già utilizzata senza frutti dall’Azerbaigian nel tentativo di recuperare lo svantaggio con l’Italia nel match disputato domenica sera: “Ricorrono spesso a questa tattica – ha spiegato Menichelli - come l’Azerbaigian, anche se questa è una partita diversa perché ad eliminazione diretta. Studieremo nel dettaglio le loro partite e nel caso adottino questa tattica, ci faremo trovare pronti e ben preparati a difendere di squadra. Credo che comunque a questa strategia possano ricorrere solo nelle battute finali di gara e in caso di nostro vantaggio”.