Fase Elite. A Siena ultimo match con l’Ucraina. Filippo Mane: “Ho grande compassione per i miei coetanei”
Oggi all’Artemio Franchi c’è l’Ucraina. L’Italia di Corradi, prima nel girone, ha a disposizione due risultati per rimanere in vetta e passare alle fasi finali dell’europeo. Diretta su Rai Sport HD a partite delle 14.50martedì 26 aprile 2022
Rimane l’ultima partita con l’Ucraina, oggi all’Artemio Franchi di Siena (diretta Rai Sport HD dalle 14.50), per avere la certezza del passaggio alle fasi finali dell’Europeo Under 17, in Israele dal 16 maggio al primo giugno. Una partita dal sapore aspro per la tragicità del momento ma che il campo tenterà di ricondurre, per 90 minuti, alla normalità del gioco e del confronto leale. Gli ucraini, nonostante le traversie del viaggio che li ha portati in Italia grazie al supporto della Uefa e della FIGC, si sono comportati sul campo con capacità tecnica e forza fisica: una vittoria nel primo match contro il Kosovo (2-0) e una sconfitta due giorni fa con la Polonia in una gara dove non si sono risparmiati, mantenendo il risultato in bilico fino alla fine (3-2).
L’Italia proviene da due vittorie di misura contro la Polonia e il Kosovo (entrambe le gare vinte 1-0), è prima in classifica con 6 punti e domani ha a disposizione due risultati per arrivare prima nel girone e staccare il ticket per Israele (a Colle Val d'Elsa, sempre alle 15, si giocherà Polonia-Kosovo). La testa della classifica garantirebbe agli Azzurrini l’accesso al girone A dell’Europeo, insieme ai padroni di casa di Israele, Germania e Lussemburgo; il secondo posto, nell’eventualità di una sconfitta e l’incertezza dei calcoli della classifica avulsa, potrebbe collocarli nel girone B, più ostico, insieme a Francia, Olanda (campione in carica) e Bulgaria. Ma, come ha dichiarato il tecnico Azzurro, Bernardo Corradi: “Siamo venuti qui per vincere tutte e tre le partite e arrivare primi nel girone.” Rincara Filippo Mane, centrale difensivo dell’Italia: “Oggi sarà una partita a forte impegno fisico e mentale: l’Ucraina dovrà vincere per continuare a sperare.”
Filippo Mane nasce a Magenta 17 anni fa da Antoine, papà senegalese, e Silvia. Ha la doppia cittadinanza, non parla il senegalese, ma per quel Paese nutre un profondo affetto legato ai suoi parenti: “Amo il Senegal - dice emozionato l’Azzurrino - e quando posso vado a Dakar per riabbracciare i miei zii e cugini. Non parlo la loro lingua ma mio zio, dal francese, traduce per tutti gli altri.” Un ragazzone di 188 cm, centrale difensivo di questa Nazionale, Filippo frequenta le elementari nella cittadina in prossimità di Milano e, allo stesso tempo, spinto da suo nonno Marino, si iscrive alla scuola calcio del Velamesero. Dopo 4 anni si trasferisce a Novara perché notato in un torneo giovanile, e poi, quattordicenne, va alla Sampdoria dove gioca i primi campionati giovanili. La sua prima convocazione in Azzurro è con la Under 15 di Patrizia Panico nel 2019, per un’amichevole con i pari età della Fiorentina. Poi, dopo l’interruzione delle attività delle Nazionali giovanili a causa della pandemia, esordisce in Under 17 con Bernardo Corradi contro la Svizzera. Da allora, è titolare di questa squadra e viene notato nel Torneo internazionale di Duisburg (con Belgio, Germania e Israele) e nella prima fase di qualificazione di questo Europeo, dal Borussia Dortmund che lo acquista dalla Sampdoria: “Una grande esperienza, calcistica e umana. Sono abituato da piccolo a stare fuori casa e qui, in Germania, sono molto seguito. Sto continuando i miei studi al Liceo Scientifico Sportivo; supportato da un tutor, sto imparando il tedesco e cercando di superare le difficoltà della lingua ma con lo staff e miei compagni, comunico in inglese.” Lo aiuta anche il suo amico e compagno di squadra nel Dortmund Under 17, Vincenzo Onofrietti che è a Siena per questo turno di qualificazione (insieme a Fabio Chiarodia, che gioca nel Werder Brema, formano la piccola pattuglia di tre ‘tedeschi’ presenti in questa Nazionale). Per la vita ha un ‘piano B’: “Se la mia carriera di calciatore proseguirà, andrò all’università di Scienze Motorie; altrimenti, sono appassionato di marketing e mi piacerebbe studiare questa materia.”
In campo nella prima partita di questo torneo contro la Polonia, racconta con orgoglio la sua scesa in campo: “L’inno, la maglia della Nazionale, il mio cuore è Azzurro. All’inizio ero molto emozionato ma poi mi sono sbloccato e sono felice di aver vinto con i miei compagni.” Un piccolo infortunio in via di recupero, l’ha tenuto fuori nella seconda sfida contro il Kosovo e oggi, per l’ultimo match contro l’Ucraina, spera di essere in campo per una partita che va oltre il calcio: “Per noi è l’opportunità di andare a giocare l’ Europeo, la prima grande vetrina per mettere in mostra le nostre capacità e tentare di vincere per l’Italia. Ma, purtroppo non è solo una partita di calcio: ho grande compassione per quel che stanno vivendo i miei coetanei in Ucraina. La mia speranza – conclude Filippo – è che in qualche modo li stiamo aiutando a vivere un momento di normalità, attraverso il gioco e il confronto sul campo e auguro loro che questa guerra finisca al più presto.”
Calendario e classifica
Mercoledì 20 aprile
Italia-Polonia 1-0
Kosovo-Ucraina 0-2
Sabato 23 aprile
Ucraina-Polonia 2-3
Italia-Kosovo 1-0
Classifica. Italia 6 pt, Polonia e Ucraina 3, Kosovo 0
Martedì 26 aprile
Ucraina-Italia, Stadio Artemio Franchi di Siena, alle 15.00 (diretta su Rai Sport HD, canale 58 del digitale terrestre, a partire dalle 14.50)
Polonia-Kosovo, Stadio Comunale Gino Manni di Colle di Val D’Elsa, alle 15.00