Futsal, Menichelli: "Attenzione alle individualità della Croazia"
lunedì 3 febbraio 2014
Domani alle 18.00 gli Azzurri sfideranno le Croazia nel quarto di finale del Campionato Europeo di Calcio a 5, ospitato dal Belgio.
Sul 7-0 inflitto ieri all'Azerbaigian e sul difficile incontro di domani con la nazionale croata ha parlato Roberto Menichelli, Ct dell'Italia.
ll giudizio sulla prestazione con l'Azerbaigian. "La partita si è incanalata nel giusto verso da subito, complimenti ai giocatori, li abbraccio uno a uno: hanno fatto una partita eccezionale a dimostrazione che nei momenti di difficoltà tirano fuori quanto hanno sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista morale. Questo mi fa molto piacere. Abbiamo dimostrato di avere valori, tecnici, tattici e morali. I giocatori hanno fatto vedere di che pasta sono fatti, spero che questo vada avanti nel tempo: hanno risposto alle critiche immeritate che hanno ricevuto, li hanno caricati, e sono contento per loro".
L’avversaria di domani nei quarti. "La Croazia è un’ottima squadra, penso ci troveremo di fronte a una partita tipo quella con la Slovenia. Loro tendono a fare un’ottima fase difensiva, molto attenta, e a sfruttare il campo per le ripartenze; dovremo essere bravi a non prestare il fianco in questo senso, proporre un gioco d’attacco ma con precauzioni per non esporci alle ripartenze. Anche perché loro hanno individualità molto buone e capacità di buttarsi bene nello spazio".
Sulla bravura dei croati con il portiere di movimento. "La Croazia ricorre spesso al portiere di movimento, come l’Azerbaigian, anche se questa è una partita diversa perché a eliminazione diretta e si parte dallo 0-0. Studieremo nel dettaglio le loro partite e nel caso adottino questa tattica, ci faremo trovare pronti e ben preparati a difendere di squadra. Credo che comunque a questa strategia possano ricorrere solo nelle battute finali di gara e in caso di nostro vantaggio".
"Sul fatto che la Croazia arrivi a questa sfida con due giorni di riposo in più nelle gambe. Si, un po’ mi preoccupa, è un vantaggio sul piano dell’efficienza fisica. Noi avremo solo 48 ore per recuperare una partita dove sono state spese energie, oltre che fisiche, nervose e mentali. Certamente non saremo agevolati, mentre la Croazia l’ultima partita l’ha giocata venerdì. A nostro favore deve giocare però la forza che la partita con l’Azerbagian ha creato, quella di aver ribaltato le previsioni di un girone che poteva vederci non qualificati e ci ha visto invece passare come primi, come obiettivo iniziale. La preoccupazione si è tramutata in esaltazione e se siamo bravi a cavalcare l’onda, può tornare a nostro vantaggio".