Nazionale Futsal

Futsal: parlano gli Azzurri!

martedì 30 ottobre 2012

Futsal: parlano gli Azzurri!

Roma, 30 ottobre 2012 - Venerdì, con il match contro l’Australia, si aprirà ufficialmente l’avventura della Nazionale italiana di Futsal (calcio a 5) al Campionato del Mondo di Thailandia 2012.

Alla rassegna iridata, in programma dal 1 al 18 novembre nella capitale thailandese e a Nakhon Ratchasima, prenderanno parte anche Marcio Forte, capitano degli uomini allenati da Roberto Menichelli, e il portiere Stefano Mammarella, che hanno parlato in esclusiva a Vivoazzurro.it:

 

MARCIO FORTE

 

Quali sono le responsabilità principali di un capitano durante il Mondiale, la competizione più importante per un atleta?

Riuscire a ottenere il massimo da ogni compagno, facendo rendere tutti oltre le proprie possibilità. Se riuscirò a fare questo, sono sicuro che l’Italia può sorprendere tante squadre sulla carta più forti.

 

Qual’è il pivot che temi di più in questo mondiale?

Wilde (Brasile), Cirilo (Russia) e Fernandao (Spagna) sono i pivot più temibili. Fernandao e Cirilo sono quelli più tosti fisicamente, ma Wilde per me è il top, ed è molto dura difendere quando lo marchi.

 

 

STEFANO MAMMARELLA

 

Quali sono le maggiori differenza fra un portiere di futsal e uno di calcio?

Innanzitutto è diversa la posizione in porta, visto che quella da calcio è molto più grande. Per me conta moltissimo la posizione tra i pali, perché se sbagli di pochi centimetri sei messo fuori causa; nel calcio c’è tanta reattività e più tuffi, perché devi volare da palo a palo. Nel futsal inoltre occorre più sensibilità nei rilanci, il portiere è un ruolo fondamentale perché può far segnare i compagni in qualunque momento; ad esempio io ho iniziato con i guanti, ma poi li ho tolti proprio per avere più ‘grip’ sul pallone.

 

Cosa hai pensato quando nel 2011 sei stato nominato il portiere di futsal più forte del mondo?

Inizialmente non credevo al risultato raggiunto. Rivedendo i video e ripercorrendo la storia del 2011, con lo scudetto e la fase finale della Champions, in effetti devo ammettere che ho fatto delle belle prestazioni e potevo essere uno dei candidati al premio. Poi ci sono tanti portieri migliori come qualità del sottoscritto, ma se sono stato premiato vuol dire che ho fatto proprio bene. Sono stati fondamentali i miei compagni di squadra, senza di loro non potevo ottenere quel riconoscimento.