Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
giovedì 5 giugno 2008
Gli occhi della tigre sono sempre gli stessi. Rino Gattuso comincia a sentirsi già in clima partita. L’esordio con l’Olanda è ancora relativamente lontano, ma per “Ringhio” sta già cominciando il bruciore di stomaco. Un Gattuso a tutto tondo che, con la sua consueta ironia, illumina il momento degli azzurri. Il primo pensiero, e non potrebbe essere diversamente, è per Fabio Cannavaro. “Siamo dispiaciuti. Abbiamo perso il nostro capitano, un giocatore importante sia fuori che dentro al campo, ma dobbiamo essere bravi a guardare avanti”.
Il centrocampista azzurro in questi giorni di avvicinamento al primo impegno vede nella squadra lo stesso spirito visto prima dei Mondiali tedeschi. “Lo spirito e il modo di lavorare sono sempre gli stessi. Anche Lippi e Donadoni mi sembrano simili. Stiamo molto sul campo e prepariamo tantissimo le cose che dobbiamo fare. Poi magari ognuno ha le sue idee, ma ci stiamo preparando al meglio. In questi giorni ho rivisto le partite del Mondiale, abbiamo sempre giocato al massimo e quando giochi così rischi anche di perdere. Poi la fortuna è stata dalla nostra e abbiamo meritato. Credo che per vincere ci voglia anche la fortuna”.
Rispetto all’estate dei Mondiali il clima è sicuramente diverso. Ma Gattuso, come detto, comincia a sentire i primi bruciori di stomaco. “Tutta questa serenità dentro di noi proprio non c’è. L’adrenalina comincia a salire, ma comunque bisogna rimanere tranquilli altrimenti rischi di arrivare scarico”.
Gattuso comunque scommette sull’Italia e su Donadoni anche se sa che l’Europeo è un competizione difficile, forse più difficile del Mondiale: “Dentro di noi c’è la consapevolezza che ogni partita la dobbiamo preparare bene e che, quando scendiamo in campo, dobbiamo giocare con il coltello fra i denti senza pensare che siamo Campioni del Mondo. Comunque Donadoni ha dimostrato che sa far giocare la squadra. L’Europeo, a mio avviso, è una competizione più difficile del Mondiale, perché qui trovi tutte squadre che, tatticamente, giocano alla grande. Prendete la Romania, tutti la indicano come la debole del girone, ma secondo me ha le stesse possibilità di qualificazione, perché è una squadra tosta”.
Il gruppo azzurro è un gruppo unito e lo si percepisce anche dalle parole del ragazzo di Calabria. “Cassano? Se ride sempre vuole dire che sta bene nel gruppo e se sta bene lui, stiamo bene anche noi. Questo gruppo ha grandi qualità. Il capitano? Come presenze sarà Del Piero, se poi lui non giocherà toccherà a Buffon, uno degli uomini chiave di questa Nazionale, uno dei valori aggiunti del nostro gruppo. Poi abbiamo Toni che è diventato un giocatore incredibile. Riesce a trasformare in palla giocabile ogni tipo di pallone ed è fondamentale per la squadra. Chi potrebbe essere la rivelazione? Aquilani. E’ un bravo ragazzo e ha grandi qualità, penso possa avere un grande futuro. Potrebbe essere il nostro uomo in più”.
E Gattuso? “Io sono sempre lo stesso. Quello che mangia cartellini e pallone, non vi preoccupate. Se sarò chiamato in causa, vedrete che saprò dare il mio contributo. Altrimenti saprò darlo anche fuori dal campo ai miei compagni. Non ho fatto una stagione all’altezza, lo so anche da solo, ma ora c’è la maglia dell’Italia e ho voglia di fare bene. In un centrocampo dove abbiamo due dei più forti centrocampisti a livello europeo come Pirlo e De Rossi, darò il mio contributo”.
La sfida con la Francia è lontana, ma per tutti ormai è un derby e l’attenzione sarà tutta su Marco Materazzi. “Marco è giocatore esperto e sa come comportarsi. Credo che anche i francesi lo rispetteranno, se poi non sarà così vedremo... Anche per noi sarà una gara particolare perché ormai ci conosciamo, ma dobbiamo guardare avanti”.