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Gilardino sogna un Mondiale alla grande: “E' la mia occasione”

lunedì 31 maggio 2010

Gilardino sogna un Mondiale alla grande: “E' la mia occasione”

Voglia di Mondiale, ma soprattutto “di un grandissimo Mondiale”. E’ il sogno di Alberto Gilardino, che morde il freno e ha iniziato il suo personale conto alla rovescia: “Non vedo l’ora – scalpita il giocatore – mi sento pronto al 100 per cento, sto benissimo. Non avverto tensioni, ho già vissuto mille esperienze sia in Italia che a livello internazionale, ho solo tanta voglia di fare un grandissimo Mondiale”.
Cinque presenze e un gol nel 2006 in Germania, Gilardino ha vissuto gli ultimi quattro anni della carriera tra alti e bassi tanto che il suo nome non è rientrato nella lista dei giocatori che nel 2008 hanno partecipato agli Europei, con Donadoni in panchina E’ tornato in Nazionale con il rientro di Lippi e il Sud Africa lo conosce già: in Confederations Cup, un anno fa, ha fatto le prove generali realizzando una doppietta contro la Nuova Zelanda. Ventisette anni, alla vigilia del suo secondo Mondiale, l’attaccante sente che questa è la sua grande occasione. Costretto prima a rincorrere la maglia numero 9 in azzurro, dietro Toni, e poi a difenderla dagli assalti esterni di altri candidati, Gilardino nel suo curriculum ha un gol molto prezioso, quello della qualificazione al Mondiale segnato lo scorso 10 ottobre a Dublino contro l’Irlanda di Trapattoni, senza contare la tripletta di Parma contro Cipro. “Questo Mondiale me lo voglio godere – sottolinea Gilardino – sento che potrebbe segnare la svolta della mia carriera. Certo, in attacco la concorrenza è notevole. Ci sono giocatori che hanno fatto molto bene, come Di Natale che ha segnato tantissimo e può servire in ogni momento il pallone buono; c’è Iaquinta, che è forte fisicamente e ha grande velocità; c’è Camoranesi, un elemento di enorme qualità, e c’è anche Pazzini: con lui non ho nessun problema. Il nostro attacco è assolutamente all'altezza delle grandi, anche se le altre hanno Rooney, Drogba o Milito”.
E conclude: “Il nostro reparto offensivo dovrà prima di tutto dare una mano alla squadra a 360 gradi. Dovremo essere noi i primi difensori. Credo che il mister abbia talmente tanta qualità davanti da affrontare il Mondiale serenamente”.