Grande Italia, ma con l'Argentina la vittoria sfuma a 14'' dalla fine: 3-3 a Pescara
Ottima prova degli azzurri in un Pala Giovanni Paolo II gremito all'inverosimile. L'Italia scappa sul 3-1, ma i campioni del mondo strappano il pari all'ultimodomenica 14 aprile 2019
Di fronte al tutto esaurito del Pala Giovanni Paolo II di Pescara, avvio a ritmi altissimi fra Italia e Argentina. Gli azzurri creano gioco, ma Cuzzolino e compagni rispondono colpo su colpo e in ripartenza creano grandi problemi a Mammarella, specialmente con Borruto. All'ottavo, su un pallone perso, Rescia è letale nel realizzare l'1-0 ospite. La risposta italiana porta la firma di Marcelinho che con una sforbiciata prova a far venir giù il palasport, ma Sarmiento sventa in corner. Al diciassettesimo ci prova al volo Ercolessi, ma il suo sinistro finisce alto di un niente. Il capitano ci riprova qualche secondo più tardi ma, sempre col mancino, stavolta è il palo a dirgli di no a Sarmiento battuto. Il pari è nell'aria e arriva grazie a De Oliveira a 30'' dall'intervallo: schema perfetto su calcio di punizione e palla in fondo al sacco.
Nel secondo tempo l'Italia riparte al massimo. Ercolessi al secondo minuto manda avanti gli azzurri per la prima volta nell'incontro e qualche istante dopo Cesaroni batte di nuovo Sarmiento per il massimo vantaggio italiano. L'Argentina reagisce d'orgoglio, gettandosi in avanti e serve San Mammarella a tenere il punteggio inchiodato sul 3-1. Così, a 5' dalla fine Lucuix è costretto a inserire Tripodi portiere di movimento. A 45'' dalla sirena, proprio con il 5vs4 Brandi riaccende le speranze dei sudamericani. E' ancora il numero 11 argentino a impattare la sfida quando mancano solo quattordici secondi alla fine. L'Argentina non muore mai: è una beffa per gli azzurri, ma grande prova ugualmente della squadra di Musti al cospetto dei campioni del mondo in carica.
"Per la crescita del calcio, il futsal è una disciplina importante, un settore fondamentale nella nostra famiglia - commenta il presidente della FIGC Gabriele Gravina presente sugli spalti di Pescara -. Questa sera, tra l’altro, è una festa di pubblico magnifica, la dimostrazione che la maglia azzurra è un colore straordinario, una maglia che attira tantissimo. Il calcio a cinque è una disciplina apparentemente facile, più diretta verso il pubblico, che tocca con mano questo sport: dobbiamo far sì che questo sia l’esempio e il modello da trasferire anche ad altre aree del nostro calcio. E’ molto bello, lo sottolineo ancora: questa è una serata di festa che dimostra quanto il nostro calcio comincia a suscitare grande entusiasmo ed interesse, a prescindere se a cinque o a undici. Forza calcio e forza Italia!"
"Il calcio a 5 è lo sport in assoluto in maggior crescita in Italia - gonfia il petto il presidente della Divisione Calcio a 5 Andrea Montemurro -. Questo movimento ha uno sviluppo pazzesco, dal punto di vista sia delle società affiliate, sia del numero dei tesserati e di questo siamo molto contenti. La Nazionale è sempre un traino molto importante, abbiamo affrontato questa partita con la consapevolezza che fosse per noi un test importante, di lusso e questo meraviglioso pubblico ci ha ripagato per lo sforzo profuso. Anche quest'anno abbiamo fatto il pieno di spettatori, arriviamo dalla Coppa Italia di Faenza, dove abbiamo fatto registrare 5.000 persone. I palazzetti sono gremiti in tutte le partite: la strada intrapresa credo sia quella giusta".
"E' stata una grande partita, abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con i campioni del mondo dell'Argentina - analizza il Ct Alessio Musti -. Dispiace per il risultato, perché nel secondo tempo siamo partiti fortissimo e nel finale è subentrata la stanchezza e un po' di inesperienza. Ora dobbiamo prendere quanto di buono fatto questa sera e replicarlo martedì contro la Bosnia: abbiamo dato un altro segnale e vogliamo continuare su questa scia".
ITALIA-ARGENTINA 3-3 (1-1 p.t.)
ITALIA: Mammarella, Ercolessi, Merlim, Cesaroni, De Oliveira, Romano, Fortini, Murilo, Marcelinho, Castagna, De Luca, Musumeci, Ugherani, Molitierno. Ct: Musti
ARGENTINA: Sarmiento, Taborda, Corso, Borruto, Brandi, Avellino, Tripodi, Rescia, Cuzzolino, Altamirano, Rosa, Claudino, Starna. Ct: Lucuix
MARCATORI: 8'33'' p.t. Rescia (A), 19'26'' De Oliveira (I), 1'43'' s.t. Ercolessi (I), 3'21'' Cesaroni (I), 19'16'' e 19'46'' Brandi (A)
AMMONITI: Borruto (A)
ARBITRI: Alessandro Malfer (Rovereto), Angelo Galante (Ancona), Nicola Maria Manzione (Salerno) CRONO: Dario Pezzuto (Lecce)