Nazionali

Iaquinta: “Partiamo sfavoriti, ma come altre volte arriveremo in fondo”

venerdì 4 giugno 2010

Iaquinta: “Partiamo sfavoriti, ma come altre volte arriveremo in fondo”

“L'Italia è sempre partita sfavorita, ma poi arriva in fondo. Secondo me, sarà così anche questa volta”: il giorno dopo la sconfitta contro il Messico a Bruxelles, Vincenzo Iaquinta si mostra tranquillo e fiducioso. Nessun dramma, meglio una riflessione: “E’ vero, eravamo un po' confusi, ma eravamo veramente stanchi. E’stata dura. In po' per il viaggio, un po' perchè non abbiamo avuto il tempo di riposare: era la nostra prima amichevole dopo 10 giorni d'altura e abbiamo incontrato un po' di difficoltà. Insomma non abbiamo dato il meglio di noi stessi”.
Inevitabile parlare del ruolo che Iaquinta ha ricoperto contro il Messico, per lui senza dubbio inusuale a quello che riveste nel suo club: “L'allenatore – spiega - mi ha anche detto che secondo lui riesco a fare meglio a sinistra; se però mi chiede di giocare a destra, significa che c’è questa necessità, lo devo fare e mi devo sacrificare”. Sulla sua condizione fisica non ha dubbi: “Fisicamente sto bene. Ho perso i primi allenamenti per colpa di un dolore alla schiena, ma ora va molto meglio. Inutile parlare di moduli adesso, dopo una sola amichevole. La prima partita vera sarà quella dell’esordio contro il Paraguay, poi toccherà al ct decidere se continuare così oppure cambiare”.

Anche Palombo ammette che l’Italia di ieri non è stata all'altezza della situazione, ma non è preoccupato in vista dei Mondiali: “E’ apparso evidente – dichiara l’azzurro - che un po' indietro siamo, ma non ci allarmiamo. Può essere normale. Meglio per tutti, se staremo meglio tra un po'. In effetti non siamo riusciti a fare quello che abbiamo provato nei giorni scorsi. Quando si fa fatica, si riesce male a mettere in pratica le cose che si preparano, ma è solo un fattore fisico. Eravamo appannati”.
Nessun campanello d’allarme, il gruppo è sereno: “Ci tenevamo tutti a fare bene – continua Palombo - è stato un peccato perdere contro il Messico. Credo però, nonostante tutto, che non si possono dare giudizi dopo una sola partita vera giocata”.