Il Mondiale si avvicina: l’Italia passa a Thun con una rete di Girelli. Bertolini: “Ora dipende tutto da noi”
Le Azzurre superano 1-0 la Svizzera e conquistano la vetta del Gruppo G. A settembre le ultime due sfide con Moldova e Romania. La qualificazione diretta è a un passomartedì 12 aprile 2022
Ci credevano, sapevano di poter compiere l’impresa e lo hanno dimostrato andando a prendersi la vittoria che avvicina la Nazionale di Milena Bertolini al Mondiale del 2023. A Thun l’Italia supera 1-0 la Svizzera, scavalcandola in testa alla classifica del Gruppo G e di fatto ipotecando la qualificazione diretta alla competizione che si disputerà nel 2023 in Australia e Nuova Zelanda. L’istantanea della partita è racchiusa nell’esultanza sfrenata di Girelli, che all’83’ si carica sulle spalle la squadra e qualche milione di tifosi segnando la punizione che spezza l'equilibrio e dà il via alla meritata festa azzurra.
“È stata una vittoria sofferta - ha dichiarato Milena Bertolini - le ragazze sono state bravissime perché sono state in partita fino alla fine. Come avevo chiesto prima di entrare in campo, hanno lottato e avuto fiducia nei loro mezzi. Faccio i complimenti a tutta la squadra perché ha meritato questi tre punti. Abbiamo fatto un passo fondamentale e ora dipende tutto da noi. Questo successo è importante per il movimento e per questo straordinario gruppo di calciatrici: hanno dato il massimo per avere la possibilità di partecipare nuovamente al Mondiale”.
Per completare l’opera Gama e compagne dovranno vincere le ultime due gare del girone in programma il 2 e 6 settembre contro Moldova e Romania. Prima di allora, il cuore delle Azzurre e dei milioni di italiani che le sosterranno saranno rivolti all’Europeo inglese che prenderà ufficialmente il via il 6 luglio all’Old Trafford di Manchester, il ‘teatro dei sogni’ - per usare l’espressione coniata da Sir Bobby Charlton - che nella speranza di tutti i tifosi inaugurerà una nuova estate scandita da passione e notti magiche. Ma ci sarà tempo per pensarci, ora è il momento di godersi questa impresa, firmata davanti al segretario della FIGC Marco Brunelli e al presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani, che hanno applaudito le Azzurre dalla tribuna della Stockhorn Arena.
La partita – Nell’appuntamento più importante del cammino verso i Mondiali del 2023 Milena Bertolini si affida per nove undicesimi alla formazione che quattro giorni fa ha steso la Lituania. Nell’ormai ritrovato 4-3-3, sull’out di destra al posto di Bergamaschi c’è Bartoli, mentre a centrocampo Galli prende il posto di Rosucci. I compiti di regia sono affidati a Giugliano, pronta con le sue verticalizzazioni a servire il confermatissimo tridente formato dalle bianconere Cernoia, Bonansea e Girelli. Il tecnico della Svizzera Nils Nielsen ritrova la sua stella Bachmann, assente nel deludente 1-1 con la Romania, e in attacco schiera la blaugrana Crnogorčević - in gol nella gara d’andata - supportata dalla fantasista del PSG, dalla 19enne Xhemaili e da Reuteler, preferita per l’occasione alla talentuosa ma inesperta Folmli.
In avvio di gara, vista la posta in palio, le squadre si studiano e preferiscono evitare rischi. La prima accelerazione è dell’Italia, con Bonansea che al 4’ semina due avversarie ma viene stoppata sul più bello dal recupero di Kiwic. Passano 30 secondi e Cernoia con un insidioso tiro-cross impegna Thalmann, mentre sul capovolgimento di fronte sono le padrone di casa a mettere paura alla retroguardia italiana, ma la potenziale azione da gol viene fermata per un fuorigioco millimetrico di Bachmann. I circa 6mila spettatori presenti alla Stockhord Arena provano a spingere la Svizzera, che al 21’ sfiora il vantaggio con il destro dal limite dell’area di Crnogorčević, ma la conclusione della miglior marcatrice della storia della nazionale elvetica – 65 reti all’attivo – viene respinta in tuffo da Giuliani. Con il passare dei minuti i ritmi si alzano, aumentano gli spazi e a beneficiarne è sono le calciatrici più tecniche, in primis Giugliano, che al 35’ con un preciso lancio in profondità di 30 metri libera Galli, ma l’assist per Girelli della centrocampista dell’Everton viene in qualche modo respinto dal fortino eretto da Nielsen per schermare la porta rossocrociata.
La ripresa inizia con lo stesso spartito tattico: l’Italia controlla il gioco, fa girare il pallone e cerca il varco giusto per sorprendere le avversarie, che invece tengono i reparti corti e la difesa bassa per impedire alle Azzurre di aumentare la frequenza dei fraseggi e delle verticalizzazioni. Al 59’ Girelli ha sui piedi la chance dell’1-0, ma l’inserimento palla al piede dell’attaccante della Juve viene stoppato al momento del tiro. Bertolini sostituisce Cernoia con Bergamaschi per cercare maggiore profondità e spinta sulle fasce, e sono proprio le continue sovrapposizioni sulla destra tra le capitane di Milan e Roma a mettere in difficoltà le elvetiche. A mancare è però la finalizzazione, questo il motivo che spinge la Ct a inserire Sabatino per Caruso e, per trovare anche maggior fisicità, Rosucci per Giugliano.
I minuti finali si trasformano in un assedio e a premiare la determinazione, la grinta e il coraggio azzurro ci pensa l’instancabile Girelli, che all’83’ pennella una punizione che con la complicità di una leggera deviazione della barriera non lascia scampo a Thalmann. La corsa sfrenata e l’urlo liberatorio della numero 10, al suo 53esimo centro in Nazionale, racchiudono tutta l’emozione di un gruppo che ha saputo reagire alle difficoltà spazzando via gli ostacoli e firmando una storica rimonta che avvicina l’Italia alla qualificazione al Mondiale del 2023. Ora per il biglietto di prima classe in direzione Australia e Nuova Zelanda manca davvero pochissimo.
SVIZZERA-ITALIA 0-1 (0-0 pt)
RETE: 38’ st Girelli
SVIZZERA (4-2-3-1): Thalmann; Maritz, Buhler, Kiwic, Aigbogun; Wälti, Sow (31’ st Stierli); Bachmann, Xhemaili (19’ st Maendly), Reuteler (1’ st Folmli); Crnogorčević. A disp.: Friedli, Peng, Mégroz, Rinast, Calligaris, Touon, Folmli, Humm, Mauron, Lehmann. Ct: Nielsen
ITALIA (4-3-3): Giuliani; Bartoli, Gama, Linari, Boattin; Galli, Giugliano (31’ st Rosucci), Caruso (31’ st Sabatino); Carnoia (15’ st Bergamaschi), Girelli, Bonansea 44’ st Lenzini). A disp: Durante, Schroffenegger, Di Guglielmo, Filangeri, Greggi, Bonetti, Piemonte, Serturini. Ct: Bertolini
ARBITRO: Welch (ENG). Assistenti: Aspinall (ENG) e Rashid (ENG). IV Ufficiale: Benn (ENG)
NOTE: ammonite Bachmann, Folmli, Giugliano