Nazionale A

Inizia il cammino europeo. Prandelli: “Scacciamo i pensieri negativi”

giovedì 2 settembre 2010

Inizia il cammino europeo. Prandelli: “Scacciamo i pensieri negativi”

Sette partite, zero vittorie, un Mondiale deludente. Il 2010 dell’Italia riparte da una sconfitta, dall’1-0 subito il 10 agosto a Londra nell’amichevole con la Costa d’Avorio. Riparte da una Nazionale nuova, da un cittì all’esordio in campo europeo sulla panchina azzurra. E riparte da Tallinn, contro l’Estonia, con la voglia di vincere. Un obiettivo primario, che Prandelli inseguirà affidandosi alla qualità del “vecchio” Pirlo con la fascia da capitano e alla coppia d’attacco Cassano-Pazzini.
“La fragilità di questa nazionale è la stessa di tutto il nostro calcio - ammette il commissario tecnico - c'è preoccupazione, la paura di non iniziare al meglio questo cammino esiste, ma dobbiamo scacciare i pensieri negativi”.
“Il futuro dipende da noi”, continua a ripetere Prandelli che ha le idee chiare anche in fatto di formazione. “La qualità è l'unica via, se non cerchi il risultato senza proporre gioco, non vai lontano” aggiunge il cittì prima di scendere nei particolari. E, quando si parla di particolari, ecco il nome di Cassano, recuperato dall’infortunio alla schiena e pronto a scendere in campo: “Cassano mentalmente è al cento per cento – spiega Prandelli - nella guarigione dal mal di schiena ha contato la sua volontà: vedremo in campo la reazione fisica. Giocherà a sinistra, anche se la posizione centrale di Londra gli è piaciuta molto: ma uno contro uno è il migliore. In ogni caso, lui ha sempre bisogno di affetto: se vede sincerità in chi glielo offre, si apre e dà tutto. Altrimenti si chiude nel personaggio”.
In questa vigilia Prandelli veste i panni dello psicologo e non solo con Cassano. “Ho parlato con De Rossi – racconta - del ruolo centrale che deve avere e del passato negativo da mettersi alle spalle. Da Pirlo mi aspetto che sia se stesso, e abbia la capacità di non dare punti di riferimento all'avversario”. Un solo dubbio, quello tra Sirigu e Viviano: “E me lo porto fino a domani sottolinea il cittì - quando due portieri sono bravi e pronti, non mi sembra corretto fare una scelta 24 ore prima”.
“Sono sereno – conclude Prandelli - con la giusta tensione. Se fossi al massimo della tensione oggi, mi portereste di peso all'ospedale...”.