Intervista a Marrucci: "Ringraziamo i Tifosi Azzurri per l'affetto!"
venerdì 10 luglio 2015
Prima il Mondiale, poi Melanie, la figlia che la fidanzata Maddalena gli regalerà tra pochi mesi. C’è la lettera M nel presente e nel futuro di Matteo Marrucci, che ieri con la Costa Rica ha tagliato il traguardo delle 50 presenze in maglia azzurra e che in Portogallo sta disputando il suo secondo Mondiale. E’ lui l’intellettuale o ‘finto intellettuale’ (copyright Gabriele Gori) del gruppo, amante delle sfide a chi trova più palindromi e di Stephen Hawking. E chissà se leggendo i libri del celebre fisico britannico ha scoperto anche quale sia il segreto per alzare una Coppa del Mondo.
In molti indicano l’Italia tra le favorite per la vittoria del Mondiale. Condividi?
“Brasile e Russia hanno forse qualcosa in più rispetto a noi, non a caso hanno quasi sempre vinto loro il Mondiale. Noi siamo consapevoli della nostra forza e faremo di tutto per andare a giocarci la finale, ma intanto pensiamo a staccare il pass per i quarti”.
Domani con l’Oman che partita ti aspetti?
“Sarà una sfida molto dura. Sono arrivati primi nelle qualificazioni asiatiche davanti a Iran e Giappone, a conferma del fatto che parliamo di una buona squadra. Non dobbiamo farci trovare impreparati, anche perché vincendo saremmo con un piede e mezzo nei quarti di finale”.
Sembra di sentire la solita litania ‘In un Mondiale non esistono partite facili’…
“E’ così, e me ne sono accorto sulla mia pelle. Nel 2011 in occasione del Mondiale di Ravenna uscimmo ai quarti di finale con El Salvador pur essendo considerati largamente favoriti”.
Sono passati quattro anni da allora, quante cose sono cambiate?
“Per me era il primo Mondiale, adesso vivo tutto con maggior serenità. Come squadra poi siamo cresciuti molto e anche gli ultimi successi nelle qualificazioni europee in Russia e la medaglia d’argento ai Giochi Europei di Baku ci hanno permesso di acquisire maggior consapevolezza nei nostri mezzi”.
L’esordio con la Costa Rica è sembrato una passeggiata.
“Non era una partita facile, siamo stati bravi noi a farla diventare semplice. Abbiamo giocato con grande intensità, andandoli ad aggredire dall’inizio e concedendo poche occasioni”.
Tra pochi giorni avrai una tifosa in più, quasi due…
“Mi raggiungerà la mia fidanzata Maddalena, che è incinta di cinque mesi di una bambina, Melanie. Verrà il 16 luglio per i quarti di finale, spero di non doverla salutare in aeroporto mentre ce ne stiamo andando. Ovviamente scherzo, è un motivo in più per passare a tutti i costi il turno”.
Di tifosi ne avete tanti anche in Italia. Sei stupito da tutto l’affetto che vi hanno dimostrato su Vivoazzurro.it e sui social network della Nazionale?
“Sinceramente sì, non siamo abituati a stare sotto i riflettori e ringrazio tutti, sperando che possano continuare a seguirci sino al 19 luglio…”.
Per arrivare in fondo dovrai fermare gli attaccanti più forti al Mondo. Chi sono gli avversari più temibili?
“Ho avuto la fortuna di dover marcare per tanti anni in allenamento Gabriele (Gori, ndr), che nel suo ruolo è secondo me tra i primi tre al Mondo. Sicuramente Belchior (Portogallo) e Ott (Svizzera) sono davvero difficili da fermare, ma è bello potersi confrontare con giocatori del loro calibro”.
Stefano Spada ha detto che se dovesse vincere il Mondiale si farebbe un altro tatuaggio, tu cosa saresti disposto a fare?
“I tatuaggi non mi sono mai piaciuti, non ne ho nemmeno uno. Ma se dovessimo vincere sarei pronto a farmi tatuare la coppa. Per un Mondiale questo e altro”.