Intervista a Zurlo, il bomber azzurro, "barbiere" per caso!
venerdì 31 luglio 2015
Classe ’88, Emmanuele Zurlo (il cui nome è scritto con la doppia “m”!) è una delle rivelazioni dei Giochi Europei di Baku e del Mondiale appena disputati dalla Nazionale. Nato a Catanzaro e militante nel Catania Beach Soccer, in azzurro ha già collezionato 22 gol in 28 gare.
Il gol in rovesciata con l’Oman è stato un capolavoro. Ti sei alzato dal suolo di almeno un metro, viene da chiedersi come tu faccia a non farti male quando ti cimenti in simili acrobazie...
Sono abituato, le faccio anche sul cemento, non mi faccio male. Forse perché è tanta la voglia di farla, e sono talmente innamorato di questo gesto, che non penso al dolore. Di gol simili ne faccio parecchi, mi piace fare le rovesciate direttamente dal lancio del portiere. Permettimi una battuta: amo realizzare i gol difficili, anche perché quelli facili li sbaglio...
Come nasce la tua passione per il beach soccer?
Ho iniziato con il calcio e con il calcio a 5 (gioca in C1 nella Five Soccer Catanzaro n.d.r.). Mi sono letteralmente innamorato del beach soccer sei anni fa, quando Francesco Procopio del Panarea, vedendomi giocare a fustal, mi spinse a provare con il beach. Da allora non mi sono più fermato, benché i primi anni non li presi troppo sul serio. Poi, un giorno Francesco Corosiniti (attuale capitano della Nazionale n.d.r.) mi suggerì di prendere questo sport sul serio, perché avevo i numeri per arrivare in alto e vestire la maglia azzurra. Lo feci, e così è stato.
Quali sono i tuoi calciatori di riferimento?
Nel calcio a 11 il mio idolo è Milito. Lo reputo il prototipo del vero bomber, e mi piacerebbe tanto giocare con lui sulla spiaggia, ed abbracciarlo per quello che ha regalato a noi tifosi dell’Inter. Nel beach soccer i miei riferimenti sono Stankovic, Bruno Xavier e naturalmente gli Azzurri Gori e Palmacci.
Gori è il bomber azzurro con cui ti alterni. Cosa hai appreso da lui?
Ho imparato tanto guardandone i movimenti. Ma in Nazionale cerco di prendere da tutti, compagni e allenatore.
Il prossimo impegno dell’ItalBeach sarà in Estonia per le finali europee (20-23 agosto). Come ci arriva l’Italia dopo l’argento di Baku e il quarto posto al Mondiale?
Siamo arrabbiati perché al Mondiale meritavamo di più, quindi punteremo a vincere. Siamo consapevoli della forza che abbiamo e stiamo crescendo individualmente. Sarebbe bello arrivare a disputare la finale con la Russia per una rivincita.
Si dice che tu, oltre ad essere un bomber prolifico, sia anche un abile barbiere...
Davvero? In realtà non ho mai lavorato come barbiere, anche se avrei un futuro. Ho iniziato a tagliarmi i capelli da solo, poi ho chiesto a un caro amico di farmi da cavia, quindi ho provato sui compagni di squadra. Ora sono diventato il barbiere della Nazionale: vengono tutti da me, giocatori e staff, dovrei farmi pagare! Al Mondiale è girata la voce, ed è venuto anche qualche giocatore della Svizzera. Lo stesso Stankovic me lo aveva chiesto, ma non siamo riusciti a trovare il tempo…
Sei anche l’autore della cresta di Del Mestre…
Simone mi chiese di fargli un'acconciatura alla Raul Meirelles, e l’ho accontentato. Mi piacerebbe fare lo stesso taglio a Palmacci ma non vuole… peccato, mi sarei fatto qualche risata.
In foto: Zurlo taglia i capelli a Palmacci
Facciamo un gioco, dimmi come acconceresti i seguenti Azzurri?
Il ct Max Esposito: ...lo raserei a zero!
Il portiere della Nazionale di Futsal Stefano Mammarella: ...rasato con i disegnini alla Vidal.
Gigi Buffon: ...gli farei i rasta.
Andrea Pirlo: ...lo vedrei bene alla Taribo West, con le treccine colorate!