Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
venerdì 26 giugno 2009
C’è modo e modo di perdere. Quello dell’Under nella semifinale contro la Germania è stato il più ingiusto e anche il più amaro. Almeno una decina le palle gol create, una svista arbitrale nei minuti finali su un fallo da rigore a favore dell’Italia, un solo tiro da parte di un difensore tedesco, Beck, che Consigli forse vede in ritardo e finisce in rete. Maledetta sfortuna. Casiraghi e i suoi non meritavano di tornare a casa: il tecnico ha il magone, trattiene per pudore le lacrime, molti giocatori piangono. Ci hanno messo il cuore, ci hanno messo l’anima, ci hanno messo tutto quello che avevano dentro, ma non è bastato ad evitare l’eliminazione, quando la finale era davvero ad un passo. La Germania ha vinto 1-0 e va alla finale con l’Inghilterra senza troppi sforzi, senza mostrare nulla in più rispetto a quello che già si conosceva: la forza fisica e la potenza dei tiri da lontano.
La giovane Italia chiude il suo biennio al termine di una partita esemplare, in cui è mancato solo il gol, ma soprattutto dopo quattro partite giocate ad altissimo livello: il pareggio all’esordio contro la Serbia, due vittorie con la Svezia padrona di casa (che ha perso nell’altra semifinale contro l’Inghilterra) e contro la Bielorussia, la sconfitta immeritata di questa sera con la Germania: dei 23 giocatori portati da Casiraghi a questo Europeo ben diciotto, per raggiunti limiti di età, non faranno più parte di questo gruppo. Le lacrime bagnano i saluti. Ma il tecnico, dopo aver ringraziato uno ad uno tutti i suoi ragazzi, rende pubblicamente merito a questo gruppo: “Abbiamo giocato una grandissima partita, forse la migliore soprattutto nel primo tempo. I ragazzi devono essere orgogliosi perché hanno dimostrato che questa è una squadra eccezionale e loro hanno il futuro davanti, anche se purtroppo passa attraverso queste delusioni. Mi dispiace perché sono stati due anni bellissimi, ma bisogna accettare anche le sconfitte. E’ il calcio. La Germania ha sfruttato l’unico tiro che ha avuto a disposizione, i miei più di quello che hanno fatto non potevano fare. Sono contento lo stesso, è stato per noi un grande Europeo, abbiamo espresso una qualità di gioco molto alta in tutte le partite”. Una frase sibillina chiude il discorso di Casiraghi: “Queste delusioni lasciano il segno. Il mio futuro? Facciamo passare ‘a nuttata”.
Della partita c’è molto da dire, soprattutto per quello che riguarda l’Italia. Le assenze di De Ceglie e Marchisio, il primo infortunato e il secondo squalificato, costringono Casiraghi a rivedere il centrocampo con l’innesto di Morosini a destra e Candreva a sinistra con Cigarini centrale, lo stesso schieramento presentato in passato una sola volta nei play off contro Israele. Per il resto stessa squadra con Consigli in porta, Motta, Andreolli, Bocchetti e Criscito in difesa, mentre in attacco rientra Balotelli dopo la squalifica al fianco di Acquafresca e Giovinco.
Italia-Germania è una sfida che ha sempre in sapore particolare, anche a livello giovanile. L’Under è ad un passo dalla sua settima finale europea e, conscia di avere questo traguardo a portata di mano, scende in campo determinata e subito all’attacco. Ma la fortuna non accompagna la giovane Italia in questo viaggio. A parte un tiro da lontano della Germania che non impensierisce gli Azzurrini, c’è solo l’Under in campo nel primo tempo. Al 7’ prima occasione: tiro di Giovinco, intercetta del portiere che in qualche modo riesce a mettere in angolo; dalla bandierina Balotelli rimette in mezzo, colpo di testa di Andreolli, respinta corta del portiere, poi libera un difensore tedesco.
Al 17’ un gran tiro di Balotelli mette in difficoltà il portiere tedesco che respinge in angolo; dalla bandierina palla al centro, colpo di testa di Motta e l’estremo difensore riesce a respingere con l’aiuto della traversa. La fiera delle occasioni sciupate continua al 36’ con Candreva che, solo davanti al portiere spiazzato, manca l’aggancio. Al 44’ salvataggio di Marin sulla linea sul tiro di Bocchetti.
Nella ripresa, dopo appena tre minuti, la Germania passa in vantaggio. Beck trova un corridoio libero, avanza e sorprende Consigli con un gran tiro da lontano. Doccia fredda per l’Italia, che deve rimboccarsi le maniche e, dopo una decina di minuti di “afasicità”, torna padrona del campo. Ed eccole, altre occasioni sciupate soprattutto dopo l’ingresso, al 22’, di Abate al posto di Candreva che rende la squadra ancora più offensiva (al 33’ Acquafresca lascia il campo a Paoloschi, che fa il suo esordio in questo Europeo). Un salvataggio sulla linea al 27’, una deviazione del portiere su punizione di Balotelli al 32’, una svista arbitrale al 43’ su un fallo di mano in area sul tiro di Criscito, una punizione di Balotelli in pieno recupero con il portiere che para con il piede. Basta a spiegare perché l’Italia non meritava di uscire proprio adesso e proprio contro la Germania da questo Europeo?