Italia, Wembley ti aspetta! Con il Belgio arriva un’altra vittoria da favola, siamo in semifinale
I gol di Barella e Insigne ci permettono di superare 2-1 i Diavoli Rossi, a cui non basta il rigore trasformato da Lukaku. Per l’Italia è il 32° risultato utile consecutivo, martedì con la Spagna in palio la finalevenerdì 2 luglio 2021
Torniamo a Wembley, siamo tra le prime quattro d’Europa! Un’Italia bella, coraggiosa, quasi sfrontata batte 2-1 il Belgio e vola con merito in semifinale, facendo esultare un Paese intero e regalandosi un’altra Notte Magica, stavolta sotto il cielo di Monaco di Baviera. Contro una nazionale da tre anni in testa al ranking Mondiale gli Azzurri comandano il gioco, vanno sul 2-0 grazie a due splendidi gol di Barella e Insigne e legittimano la vittoria anche nella ripresa, riuscendo a tenere a distanza un Belgio tornato in corsa grazie al rigore trasformato in chiusura di primo tempo da Lukaku.
Un’Italia spettacolare, che conferma di saper anche soffrire lottando fino all’ultimo round e vincendo nettamente ai punti un match ricco di emozioni. E non poteva che finire così la sfida tra due nazionali che arrivavano ai Quarti di finale dell’Europeo dopo una marcia da record. Entrambe capaci di inanellare 10 vittorie su 10 incontri nelle qualificazioni, un percorso netto proseguito con i tre successi ottenuti nel girone, Italia e Belgio si sono ritrovate nel ring della ‘Fußball Arena’ di Monaco di Baviera come due pugili abituati a vincere per ko tecnico e consapevoli stavolta di giocarsi la corona ai punti, sapendo come aveva preannunciato ieri Roberto Mancini in conferenza stampa che avrebbe passato il turno la squadra capace di fare meno errori. Ad alzare le braccia al cielo è l’Italia, al 32° risultato utile consecutivo. Una marcia che continuerà martedì sera a Londra con la Spagna, vittoriosa solo ai rigori contro la Svizzera.
LA PARTITA. Rispetto al match con l’Austria sono due le novità. In difesa torna Chiellini, che va a ricomporre con Bonucci la coppia di centrali che cinque anni fa a Lione riuscì ad annullare Lukaku al debutto a EURO 2016. Decisivo negli Ottavi di finale dopo essere entrato dalla panchina, Federico Chiesa si guadagna una chance da titolare e viene schierato nel tridente offensivo con Insigne e Immobile. La grande incognita della vigilia in casa belga era rappresentata dal recupero di Kevin De Bruyne ed Eden Hazard, usciti malconci dalla sfida con il Portogallo. Il centrocampista del Manchester City stringe i denti e scende in campo, mentre nel 3-4-2-1 di Martinez il classe 2002 Jeremy Doku prende il posto di Hazard vincendo il ballottaggio con Carrasco.
Il Belgio parte forte ed è Lukaku, servito da De Bruyne, ad avere la prima occasione dopo appena 55 secondi, ma l’uscita di Donnarumma è tempestiva. Le statistiche dicono che nelle prime quattro partite dell’Europeo gli Azzurri sono stati più offensivi dei Diavoli Rossi, che anche alla ‘Fußball Arena’ preferiscono aspettare per poter sfruttare le ripartenze. L’Italia fa la partita e passa in vantaggio al 13’, come contro il Galles sugli sviluppi di una palla inattiva: punizione di Insigne, sfiorano il pallone prima Chiellini e poi Di Lorenzo e sotto porta Bonucci spinge in rete. Il VAR, che aveva salvato l’Italia agli Ottavi, stavolta spegne l’esultanza degli Azzurri. Fuorigioco, si resta sullo 0-0. C’è agonismo in campo e Verratti e Tielemans rimediano un cartellino giallo a testa. Si accende De Bruyne, che dopo aver percorso una ventina di metri palla al piede calcia forte e angolato di sinistro trovando la strepitosa risposta di Donnarumma, che poco dopo si ripete allungandosi sulla conclusione velenosa di Lukaku. Non ci si annoia e alle fiammate di De Bruyne risponde Chiesa, che si sposta da una fascia all’altra confermando di avere una marcia in più. Il gol è nell’aria e arriva alla mezzora grazie ad una gran giocata di Nicolò Barella, che dopo uno slalom in area batte Courtois con un destro potente e preciso. E’ la sesta rete in maglia azzurra per il centrocampista dell’Inter, senza dubbio la più importante.
Trovato il vantaggio l’Italia arretra il suo baricentro, ma senza rinunciare a giocare. Al 40’ Chiesa con un bel destro a giro dal limite dell’area sfiora il palo, poi è Immobile a temporeggiare sprecando l’occasione del 2-0. Ma il raddoppio arriva poco grazie alla specialità della casa di Lorenzo Insigne, che dopo aver saltato secco Tielemans supera Courtois con un destro a giro telecomandato. Un gol da favola per il numero 10 azzurro, che esulta mettendosi l’indice sulla bocca, come per mettere a tacere chi lo accusa di non incidere nelle gare decisive. Il Belgio sembra alle corde, ma allo scadere del primo tempo lo sloveno Vincic giudica da rigore una spinta di Di Lorenzo ai danni di Doku. Il contatto c’è e il VAR stavolta non può intervenire. Lukaku calcia centrale, Donnarumma si tuffa e la partita si riapre.
Limitarsi a difendere il risultato per 45 minuti non è nelle corde di una Nazionale più a suo agio quando ha il pallone tra i piedi. Giusto anche saper aspettare per colpire, soprattutto quando puoi contare sulla velocità di due sprinter come Spinazzola e Chiesa. Al 52’ l’esterno della Juventus scende sulla fascia e serve Immobile, che non riesce a girare in porta. A proposito di velocità, Doku fa capire per quale motivo Martinez lo abbia preferito a Carrasco. L’attaccante del Rennes mette il turbo sulla fascia, Di Lorenzo fatica a contenerlo. C’è un contatto sospetto nell’area del Belgio tra De Bruyne e Jorginho, ma l’arbitro non fischia. L’Italia rischia grosso al 62’: il solito Doku serve De Bruyne, cross basso per Lukaku e salvataggio decisivo di Spinazzola quasi sulla linea di porta. Vale come un gol e ci manca poco che ‘Spina’ segni davvero, ma il romanista non riesce a correggere in rete l’assist al bacio di un ispiratissimo Insigne. E’ sempre il numero 10 a impegnare Courtois con il solito destro a giro. Al Belgio serve una scossa e Martinez ci prova inserendo Mertens e Chadli, che confezionano un’occasione d’oro per Lukaku, ma l’attaccante dell’Inter non arriva alla deviazione vincente di testa per una questione di centimetri. La partita di Chadli dura solo un paio di minuti, un problema muscolare lo costringe a lasciare il campo sostituito dall’ex sampdoriano Praet. Anche l’Italia ha speso tanto, servono forze fresche. Mancini toglie Verratti e Immobile, al loro posto entrano Cristante e Belotti. L’ennesimo scatto mette fuori causa anche Spinazzola, che chiama subito il cambio ed esce in barella tra le lacrime sostituito da Emerson. Berardi subentra a Insigne. Bisogna stringere i denti perché il Belgio, senza più nulla da perdere, prova il tutto per tutto. Doku si porta a spasso mezza difesa e sfiora l’incrocio dei pali. Sette minuti di recupero sembrano un’eternità, ma l’Italia si difende con il cuore e si guadagna un altro biglietto per Wembley. Martedì con la Spagna ci giochiamo la finale, il viaggio continua.
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Italia - Belgio
2 luglio 2021