L’Italia accede alla fase finale degli Europei: battuta 3-2 la Svezia
martedì 16 ottobre 2012
Quando al 23’ del secondo tempo Lorenzo Insigne ha calciato in rete il pallone dell’1-0 l’Italia si è sentita con un piede e mezzo in Israele, ma solo tre minuti più tardi con il destro vincente di Alessandro Florenzi la qualificazione alla fase finale dei prossimi Campionati Europei è diventata cosa fatta. E mentre la panchina azzurra si abbracciava nella fredda Kalmar convinta di aver allontanato anche i fantasmi dell’incredibile eliminazione di due anni fa in Bielorussia, quando in un colpo solo gli Azzurrini si videro precludere la partecipazione agli Europei e ai Giochi Olimpici di Londra, la Svezia ha trovato due reti nel giro di tre minuti facendo rivivere a molti l’incubo di Borisov. Poi ci ha pensato Ciro Immobile a scatenare l’ultimo urlo liberatorio per la rete del definitivo 3-2.
“Sono felice e molto soddisfatto per la prestazione – ha dichiarato Mangia, innaffiato dalla squadra al termine dell’incontro - perché siamo venuti qui a giocare con grandissima personalità. Abbiamo fatto rientrare in partita la Svezia dopo il 2-0, ma poi siamo riusciti a chiudere la gara. I ragazzi sono stati molto bravi”.
Dopo l’1-0 di Pescara l’Italia è scesa in campo con il piglio giusto, mostrandosi subito aggressiva e propositiva a dispetto del vantaggio maturato nel match d’andata. Marrone e Fausto Rossi hanno preso per mano la squadra impossessandosi del centrocampo e proprio Rossi al 14’ ha sfiorato il vantaggio con un destro da fuori area terminato di pochissimo a lato. Con Insigne e Florenzi chiamati ad aprire la difesa svedese partendo larghi sulle fasce, Immobile e De Luca hanno cercato per tutto il primo tempo il guizzo giusto e al 17’, dopo un pregevole scambio con Immobile, il fantasista del Napoli ha messo sulla testa di De Luca il pallone dell’1-0, ma sull’incornata dell’attaccante atalantino Johnsson ha mostrato riflessi prontissimi deviando in angolo. Un minuto dopo è arrivata l’unica vera grande occasione per la Svezia nella prima frazione: spunto sulla destra di Joahnsson e palla a Ishak, che dall’altezza del dischetto ha trovato Bardi pronto alla respinta. Gli Azzurrini hanno mantenuto il pallino del gioco perdendo un po’ di brillantezza e sbagliando in un paio di occasioni l’ultimo passaggio, come al 35’ quando Immobile ha preferito servire De Luca invece di concludere in porta. Pochissime le occasioni concesse a una Svezia con scarso peso offensivo e attenta ad evitare il gol che le pregiudicherebbe la qualificazione. A inizio ripresa gli svedesi hanno continuato ad aspettare l’Italia, senza pressare i portatori di palla azzurri e senza scoprirsi troppo per non esporsi al contropiede. Ancora una volta è mancato l’ultimo passaggio, con qualche errore di troppo nella costruzione del gioco. Poi al 23’ si è accesa la luce di Lorenzo Insigne, che ha raccolto un passaggio di Frascatore e ha fatto partire un destro a giro che si è infilato alle spalle di Johnsson. Giusto il tempo di esultare e Florenzi su invito di Marrone ha raddoppiato con un gran diagonale destro: 2-0 e Israele sempre più vicino. Ma nel calcio, si sa, guai a distrarsi e così a cavallo della mezzora la Svezia ha prima accorciato le distanze con Ishak, abile ad approfittare di un errore di Caldirola, e poi ha pareggiato con un bel tiro al volo dalla distanza di Hiljemark. L’assalto svedese non ha prodotto risultati e al 42’ Ciro Immobile, già match winner della gara d’andata, ha raccolto uno splendido assist di Gabbiadini e con un tocco sotto ha scritto l’ultima pagina di una storia d’amore lunga due anni.