Nazionale U16

La conquista del Torneo in Algarve, passo importante per il rilancio dei vivai

mercoledì 8 febbraio 2012

La conquista del Torneo in Algarve, passo importante per il rilancio dei vivai

Dopo il Trofeo Granatkin vinto lo scorso 10 gennaio dalla Nazionale Under 18 allenata da Evani, un’altra Coppa alloggia da ieri nella bacheca della Federazione: è quella conquistata dalla Nazionale Under 16 che si è piazzata al primo posto del Torneo Internazionale in Algarve davanti ai pari età di Olanda, Israele e Portogallo.
Un successo accolto con soddisfazione dal clan azzurro, in un momento particolare del calcio italiano che vede la Figc impegnata in prima linea nel rilancio del settore giovanile. Un lavoro iniziato pochi mesi fa dal tecnico Daniele Zoratto che, dopo aver allenato lo scorso anno la Nazionale Under 19, è passato sulle panchine dell’Under 16 e dell’Under 17. Dopo un inizio di stagione difficile, segnato dal doppio ko nelle due gare disputate in casa della Svizzera, gli Azzurrini hanno “rischiato” di vincere a dicembre il Torneo in Israele, dove sono arrivati secondi, e a due mesi di distanza hanno centrato l’obiettivo con un gruppo di calciatori classe 1996, il primo selezionato e formato sotto la nuova gestione coordinata da Sacchi e dal suo vice Viscidi.
“Il lavoro di selezione – sottolinea Zoratto commentando il traguardo appena raggiunto – è fondamentale quando nasce una nuova squadra. Con Vanoli abbiamo preso in mano un gruppo di giocatori che non conoscevamo e abbiamo fatto una prima scrematura. Proprio per questi motivi siamo partiti impreparati e l’inizio è stato difficoltoso, ma strada facendo abbiamo scoperto di avere per le mani un bel gruppo di giocatori di temperamento e di valore che sono venuti fuori partita dopo partita. Questa è un’età, a livello calcistico, che presenta un bivio: ci si può fermare, oppure si può crescere. Per questo la selezione diventa importante per il cammino che si sta per compiere”.
Zoratto sta lavorando su un gruppo che, dando uno sguardo alle convocazioni, ha già una sua struttura ben definita: “Diciamo – continua il tecnico federale – che abbiamo già una nostra identità, acquistata in breve tempo poichè ci sono giocatori in grado di dare un contributo importante. Lavorare sullo stesso gruppo, piuttosto che dover cambiare ogni volta indirizzando le scelte altrove, fa una bella differenza. A sedici anni ci sono già ragazzi con una personalità definita, in grado di adattarsi velocemente alle situazioni, è una dote naturale e nel nostro gruppo sono in molti a possederla”.
Come dire che più di un giocatore dell’Under 16 è già pronto per il salto nella Nazionale successiva. E’ il caso dell’attaccante del Parma Cerri – già convocato diverse volte con l’Under 17 e autore del gol che ha qualificato gli Azzurrini alla seconda fase del Campionato Europeo – e di quello dell’Inter Lombardi. “La mia è una squadra omogenea e compatta; i nostri punti di forza sono l’attacco e il centrocampo, mentre manca ancora qualcosa in difesa. L’attacco è un reparto che offre ottime individualità: Cerri, per esempio, come pure Lombardi, sono già pronti per l’Under 17. Nonostante l’altezza, l’attaccante del Parma (che ha segnato due gol in Algarve ndr.) è rapido nei movimenti, molto bravo sul breve, vede la porta e ci ha dato molto in questo Torneo, è stato lui a fare la differenza. Con Lombardi abbiamo compiuto un bel salto di qualità sulle linee esterne, dove abbiamo acquistato tecnica e velocità”.
Ma non è tutto oro quello che luccica, come ogni lavoro che si rispetti. Dice ancora Zoratto: “Rispetto al Torneo in Israele, nella manifestazione giocata in Algarve abbiamo riscontrato un valore più elevato, soprattutto quando abbiamo affrontato una nazionale come l’Olanda. Quello che mi ha impressionato, per quanto riguarda la mia squadra, è stata la crescita del gruppo e il modo in cui i ragazzi si sono adattati ad una realtà superiore rispetto a quelle finora incontrate. Cose interessanti le ho viste anche sul piano della continuità, ma siamo solo agli inizi e bisogna ancora lavorare molto sull’arco dell’intera durata della gara”.