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La FIGC e gli Azzurri commemorano le vittime dell’Heysel a 30 anni dalla tragedia

giovedì 12 novembre 2015

La FIGC e gli Azzurri commemorano le vittime dell’Heysel a 30 anni dalla tragedia

Una toccante cerimonia davanti la lapide posta nella tristemente famosa curva Z ha aperto questa sera a Bruxelles la commemorazione della tragedia dell’Heysel promossa dalla FIGC in accordo con la Federazione belga in occasione dell’amichevole Belgio - Italia prevista domani sera nello stadio denominato oggi ‘Re Baldovino’.
Alla vigilia di questa gara, a 30 anni dalla finale di Coppa dei Campioni che costò la vita a 39 tifosi per la maggior parte italiani, è stato reso un commosso omaggio, davanti la lapide che ricorda perennemente le vittime di quel 29 maggio 1985 alla presenza della Nazionale italiana al completo guidata dal CT Antonio Conte, dal Presidente della FIGC Carlo Tavecchio con il Direttore Generale Michele Uva e la Responsabile della Commissione federale per l’integrazione Fiona May, dal consigliere d’amministrazione della Juventus Paolo Garimberti, da Mariella Scirea, vedova di Gaetano capitano bianconero di quella sera, dai rappresentanti dell’Associazione dei familiari delle vittime dell’Heysel guidati da Andrea Lorentini e dal Presidente della Federcalcio belga François De Keersmaecker.
 
Dopo che il capitano della Nazionale Gigi Buffon e Giorgio Chiellini hanno deposto un mazzo di fiori sotto la lapide, il Presidente Tavecchio, con la signora Scirea e Lorentini hanno simbolicamente ritirato la maglia della Nazionale n.39, che è stata poi autografata da tutti i calciatori e sarà esposta al Museo del calcio di Coverciano.
 
"Ricordiamo oggi – ha commentato il Presidente Tavecchio - una grande tragedia che non si deve più ripetere. E' un monito per tutti quelli che trasformano lo sport in tragedia. E' stata una iniziativa intelligente, perchè non si deve mai più morire di sport. Il calcio  e' gioia, e' vita. Deve rimanere quello. Siamo qui perche' la memoria di quella tragedia rimanga sempre viva". "L' immagine di mio marito mentre legge l' appello ai tifosi quella sera - ha detto Mariella Scirea - e' un' immagine che non mi abbandona mai. E' la prima volta che sono qui, un fatto che ha segnato tutti noi. Ricordo ancora le notti insonni nelle settimane dopo pensando a quello che era accaduto". Anche Lorentini, sottolinea che nessuno dovra' mai scordare quello che e' successo a suo padre, medaglia al valore civile per aver tentato di salvare un bambino. "Purtroppo quella stessa cultura di violenza, certi cori, esiste ancora nei nostri stadi. E' importante non abbassare la guardia". Questo stadio, erede dell' Heysel, presto sara' abbattuto. Per ricostruirne un altro poco lontano. Le autorita' belghe hanno assicurato che metteranno una targa per ricordare la tragedia. "Vigileremo - conclude Garimberti - come italiani, ma anche al livello diplomatico e federale che cio' accada".
Sul ritiro simbolico della maglia numero 39 è intervenuto anche il ct Antonio Conte: "E' stato un momento toccante, in cui sono tornato indietro. Ero già venuto qui a deporre i fiori anche prima di un' altra partita. E' stato un momento particolare, che tutti abbiamo vissuto con grande emozione. Se si ripensa a quello che è accaduto, è qualcosa di incredibile e tragico e ci auguriamo che esempi negativi possano servire perchè non accadano più".
 
La commemorazione proseguirà domani prima e durante la gara: le due squadre scenderanno in campo con uno striscione che ricorda la tragedia (“29-5-85 we’ll never forget”) poi al 39’ del primo tempo tutto lo stadio sarà invitato ad applaudire mentre i nomi delle 39 vittime, tutti insiemi, uno per uno, senza distinzioni di nazionalità o fede calcistica, saranno ricordati sui led a bordo campo.
 
MADE IN ITALY – Oltre al ricordo della tragedia dell’Heysel, la FIGC ha promosso anche in questa trasferta l’iniziativa “Made in Italy on the field”, in base all’accordo siglato con il Ministero dello Sviluppo Economico e ICE, l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e volto allo sviluppo del Made in Italy nel mondo. Per l’occasione, questa sera le quattro Coppe del Mondo vinte dagli Azzurri saranno esposte all’Ambasciata d’Italia a Bruxelles durante un ricevimento al quale prenderanno parte aziende e imprenditori locali, opinion leader e rappresentanti dei media.