Nazionale Beach Soccer

Le emozioni degli Azzurri dopo il trionfo Europeo: “Una vittoria che questo gruppo meritava”

lunedì 10 settembre 2018

Le emozioni degli Azzurri dopo il trionfo Europeo: “Una vittoria che questo gruppo meritava”

L’abbraccio sulla sabbia di Alghero, le lacrime, la festa. È racchiusa in queste immagini la gioia dei ragazzi della Nazionale di Beach Soccer, che ieri sera battendo 9-8 la Spagna dopo una serie interminabile di rigori si sono laureati Campioni d’Europa. Un successo che arriva 13 anni dopo l’unico trionfo europeo e a 8 anni di distanza dalla finale persa con il Portogallo nel 2010: da allora l’Italia ha sempre dimostrato di far parte del Gotha del Beach Soccer Mondiale, vincendo nel 2015 a Pescara i Giochi del Mediterraneo pochi mesi dopo la medaglia d’argento conquistata a Baku nella prima edizione dei Giochi Olimpici Europei, ma soprattutto sfiorando più volte quel successo tanto atteso e arrivato finalmente ieri sera al Beach Stadium di Alghero, davanti ai 1500 tifosi che hanno gremito le tribune e a migliaia di italiani che hanno seguito in Tv la finalissima con la Spagna.
 
L’Italia sale sul tetto d’Europa mettendosi alle spalle anche il secondo posto al Mondiale di Marsiglia del 2008 e i due quarti posti ai Mondiali del 2015 in Portogallo e del 2017 alle Bahamas, quando il sogno di alzare al cielo la Coppa più ambita si era improvvisamente spezzato davanti al rigore sbagliato da Paolo Palmacci con Tahiti e due anni più tardi al cospetto di un Brasile straripante. L’anno scorso a Terracina c’era stato il prologo di quanto accaduto ieri, con gli Azzurri terzi grazie al successo ai rigori nella ‘finalina’ con la Spagna. Niente a che vedere con la marcia inarrestabile dell’Italia in Sardegna, una pellicola adrenalinica fatta di diversi finali thrilling: prima il successo in extremis sulla Bielorussia con un gol di Dario Ramacciotti a 22 secondi dalla sirena, poi l’entusiasmante rimonta con i Campioni d’Europa in carica della Russia, con gli Azzurri sotto 5-3 e capaci di pareggiare sui titoli di coda per poi aggiudicarsi la vittoria con un gol di tacco di Simone Marinai all’extra time. Per non parlare dell’ultimo successo, decisivo per il primo posto del girone, con l’Ucraina, in una partita che la squadra di Del Duca si è complicata da sola, facendosi rimontare 3 reti nel terzo e ultimo parziale. Un match risolto al supplementare da Gabriele Gori, 7 centri per lui nell’Europeo, che ha calato un poker decisivo per l’accesso in finale. Il bomber viareggino è rimasto a secco con la Spagna e così a mettere a segno i due gol dell’Italia sono stati altri due membri storici del club azzurro come Alessio Frainetti e Paolo Palmacci. Per una favola con un lieto fine c’è però bisogno di un antagonista, ruolo interpretato magistralmente dallo spagnolo Llorenc, autore della doppietta che ha mandato la sfida al supplementare e poi ai rigori. Una serie di penalty infinita, che ha visto le trasformazioni impeccabili di Chiavaro, Gori, Zurlo, Corosiniti, Frainetti, Palazzolo e Palmacci. L’ultimo acuto, quello decisivo, è stato però di Simone Del Mestre, che ha respinto in tuffo il penalty di José Enrique mandando l’Italbeach in paradiso.
 
“Sarebbe toccato a me tirare il rigore successivo – rivela Dario Ramacciotti – per fortuna Simone ha fatto quella parata. Non è facile trovare una squadra in cui tutti i giocatori si rivelano determinanti per la conquista di un titolo: tutti e 12 siamo stati decisivi in momenti diversi di questo Europeo”.
 
Al suo primo anno sulla panchina della Nazionale e dopo tanti successi alla guida del Terracina, per Emiliano Del Duca è arrivata la vittoria più bella: “E’ il sogno di quando sei bambino che si avvera. I ragazzi sono stati fantastici, ciò che più mi rende orgoglioso è che siamo stati la miglior nazionale del torneo per quanto espresso in campo. Alla squadra avevo chiesto due cose, serenità e bel gioco, abbiamo dimostrato di avere un rigore tattico superiore alla media e piano piano ho visto crescere nei ragazzi l’autostima, la consapevolezza di essere alla pari o superiori all’avversario”. Il momento più difficile è arrivato al terzo tempo della terza gara del girone, quando in vantaggio per 5-2 l’Italia si è fatta agganciare sul 5-5 dall’Ucraina: “Abbiamo avuto due/tre minuti di black out, c’è stato quello che in gergo tennistico viene definito ‘braccino’. Ecco, solo lì ho visto un po’ di paura negli occhi dei ragazzi”. Timore che non ha mai attraversato i pensieri di Del Duca, che ha guardato dall’inizio alla fine la serie infinita di rigori con la Spagna: “Ho scelto i primi tre rigoristi in base a quello che avevo visto in campo, non ho mai pensato di poter perdere, aspettavo solo che arrivasse il loro errore.  Abbiamo battuto una grandissima squadra, che quest’anno non aveva mai perso”.
 
La soddisfazione è tutta nelle parole di Francesco Corosiniti, capitano di una Nazionale che è una vera e propria famiglia, un gruppo di ragazzi che si ritrova ogni estate per condividere l’emozione di indossare la maglia azzurra: “Pur allenandoci insieme solo d’estate, a differenza di altre nazionali, è da tanti anni che questo gruppo riesce a stare ad alti livelli: abbiamo ottenuto tantissimi piazzamenti, ma vincere è un’altra cosa. Dopo la parata di Simone è stata l’apoteosi, posso dire senza possibilità di smentita che meritavamo questa vittoria per tutti i sacrifici che abbiamo fatto”. Un altro Simone, Marinai, è l’artefice del gol vittoria al supplementare con la Russia, un fantastico colpo di tacco decisivo per mettere alle corde i Campioni d’Europa in carica: “È la rete più bella e importante che ho segnato in Nazionale. Inseguivamo questa vittoria da anni ed è stato bello condividerla anche con Stefano Spada e Matteo Marrucci, presenti qui con noi in Sardegna e che hanno fatto parte per anni di questo gruppo”. Fondamentale anche il gol segnato in finale su punizione da Alessio Frainetti: “Ho cercato di sfruttare il rimbalzo del pallone sulla sabbia ed è andata bene. Questa vittoria è un’emozione indescrivibile”.
 
Ancora una volta Gabriele Gori ha confermato di essere tra i giocatori più forti del Beach Soccer Mondiale. Volto da attore, specialista della rovesciata, con i 7 gol realizzati in questo Europeo è arrivato a quota 199 reti in maglia azzurra: “Questo è il successo più importante da quando sono in Nazionale, ci tenevo a riscattare la sconfitta nel 2010 all’Europeo in Portogallo”. Il poker rifilato all’Ucraina, con il quarto gol messo a segno all’extra time su assist di Ramacciotti, resterà per sempre nei suoi ricordi: “Quando ho segnato al supplementare non ho capito più niente, ma ho alzato la testa e ho visto che i tifosi erano impazziti più di me. È un’emozione difficile da spiegare”.
 
Paolo Palmacci insieme alla Spagna ha sconfitto anche i suoi fantasmi: “Avevo segnato il rigore nei tempi regolamentari e non volevo batterne un altro, poi è toccato a me e per fortuna è andata bene. Ma devo ammettere che nel percorrere quei pochi metri dalla metà campo al dischetto ho rivisto il flash del rigore sbagliato al Mondiale portoghese”.
 
L’ultima immagine della cavalcata azzurra è il penalty parato da Simone Del Mestre, che con un tuffo prodigioso si è regalato e ha regalato all’Italia il titolo Europeo: “Con la Sambenedettese ho vinto tutto, ma non si possono fare paragoni con questo successo. Prima dell’ultimo rigore mi sono girato verso la curva e ho detto ‘Questo lo prendo’. Me lo sentivo, è andata così. Dopo ci ho capito poco, so solo che ho iniziato a correre come un pazzo per tutto il campo”. Così, sulla spiaggia di Alghero, la Nazionale di Beach Soccer è diventata davvero grande.
 
La Nazionale di Beach Soccer Campione d’Europa
 
Portieri:  Andrea Carpita (Urbino Taccola Uliveto Terme), Simone Del Mestre (Pro Gorizia);
Difensori: Alfio Chiavaro (Licata Calcio), Francesco Corosiniti (Sersale Calcio), Dario Ramacciotti;
Centrocampisti: Michele Di Palma, Alessio Frainetti (Real Terracina), Simone Marinai, Pietro Angelo Palazzolo (Sporting Trecastagni), Paolo Palmacci;
Attaccanti: Gabriele Gori (Castelnuovo Calcio), Emmanuele Zurlo (Enotria Five Soccer Catanzaro).

Staff – Capo delegazione: Massimo Agostini; Dirigente accompagnatore: Ferdinando Arcopinto; Allenatore: Emiliano Del Duca; Segretario: Annamaria Giuliani; Assistente Allenatore: Michele Leghissa; Preparatore atletico: Paolo La Rocca; Preparatore dei portieri: Antonino Nosdeo; Medico: Giorgio Bruni; Fisioterapista: Enrico Matera.