Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
domenica 20 giugno 2010
Sfortuna, casualità, mancanza di lucidità. Lippi difende l’Italia del pareggio, ma non può fare a meno di annotare sul suo taccuino che gli azzurri hanno preso un’altra rete su calcio piazzato e che non riescono a segnare un gol più degli avversari, nonostante il divario tecnico in campo. Se al termine della gara con il Paraguay, insoddisfatto solo del risultato, aveva comunque detto che “partite come questa si devono vincere”, al fischio finale di oggi esordisce così: “Non siamo stati certamente fortunati, se pensate che Paraguay e Nuova Zelanda alla prima e unica occasione creata hanno fatto gol. Che poi la rete loro fosse in fuorigioco non ha importanza. Sapevamo che quella era l’unica maniera in cui potevano sorprenderci, come sapevamo che, data la loro struttura fisica, era inutile continuare a mettere palloni dentro: non era quella la maniera per sbloccare il risultato, abbiamo solo fatto il loro gioco”.
E però il cittì non si arrende: “Sappiamo fare molto meglio di quello che abbiamo fatto oggi. Credetemi. Non è certo la volontà che ci è mancata, anche la qualità in campo c’era ma non l’abbiamo sfruttata. E adesso dobbiamo battere la Slovacchia per andare avanti, nessuno di noi ha voglia di tornare a casa”.
Errori ce ne sono stati, impossibile nascondersi: “Ci è mancata la lucidità – continua Lippi – e l’abbiamo pagata. Non bisogna colpevolizzare nessun reparto, non è questione di attacco, difesa o centrocampo: i cambi che ho fatto è perché ho cercato di dare un altro volto alla partita, e l’ho fatto provando tutte le armi a mia disposizione. Pentito delle mie scelte? Non ho lasciato a casa fenomeni che avrebbero cambiato la partita: anche con loro in campo sarebbe andata così. Piuttosto sono dispiaciuto per i ragazzi, perché ci hanno messo tanta volontà”.
Quattro giorni per preparare la gara decisiva con la Slovacchia, battuta oggi dal Paraguay (2-0), quattro giorni per valutare le condizioni di Pirlo e decidere se farlo giocare, quattro giorni per fare delle scelte e per trovare una soluzione agli errori legati a questi due pareggi.
ASphoto