L'Italia spaventa il Brasile ma va ko: a Genova le Azzurre vengono punite da una rete di Adriana
Davanti a circa 6mila spettatori la Nazionale Femminile perde di misura il primo test di preparazione in vista del Mondiale del 2023. Bertolini: “Grande partita contro un avversario di assoluto livello. Il pubblico è stato stupendo”lunedì 10 ottobre 2022
Il cammino di avvicinamento dell’Italia verso il Mondiale del 2023 inizia con una sconfitta di misura contro il Brasile. Al ‘Ferraris’ di Genova, davanti a circa 6mila spettatori, la selezione verdeoro vince l’amichevole contro le Azzurre grazie alla rete ad inizio ripresa di Adriana, in un match che - risultato a parte - ha comunque fornito buone indicazioni a Milena Bertolini. Nonostante le tante assenze e il conseguente e quasi obbligato cambio di modulo, per larghi tratti della gara la squadra ha messo in difficoltà la selezione più titolata del Sud America, che attualmente occupa la nona posizione nel Ranking Fifa. Una partita equilibrata in cui la Ct ha lanciato le sue promesse, dalle esordienti Cafferata e Polli fino ad arrivare a Filangeri, Greggi, Cantore, Glionna e Durante.
“Le ragazze hanno fatto una grande partita contro un avversario di assoluto livello – ha dichiarato Milena Bertolini in conferenza stampa – le giovani hanno grandi potenzialità e oggi sono entrate in campo con grande entusiasmo, faccio i complimenti a tutta la squadra e al pubblico che è stato stupendo. È stata una serata molto bella per noi e per tutto il calcio femminile: c’era un’energia unica, ringrazio Genova perché ha risposto benissimo”.
La partita - L’assenza di tante senatrici e la forza delle avversarie convincono Milena Bertolini a schierare una formazione più prudente del solito. Al posto del solito 4-3-3 l’Italia si dispone in campo con un inedito 3-5-1-1: in difesa trovano spazio Lenzini, Filangeri e Boattin, reduce dalla gioia della prima rete in azzurro. La regia è affidata a capitan Rosucci, supportata da Greggi e Cernoia, mentre sulle fasce agiscono Bergamaschi e Galli. Dietro all’unica punta Giacinti c’è invece Caruso, chiamata a fare da raccordo tra centrocampo e attacco.
Dopo un prepartita animato dalla samba dei tifosi brasiliani presenti in tribuna, a dettare il ritmo in avvio di gara ci pensano le Azzurre, brave a mettere in difficoltà la squadra di Pia Sundhage con fraseggi stretti e improvvise verticalizzazioni. La prima vera occasione da rete capita però sulla testa di Geyse, che al 16’ corregge il tentativo dalla distanza di una sua compagna trovando però la risposta di Giuliani, pronta a dire di no all’attaccante verdeoro con una leggera ma provvidenziale deviazione. Dieci minuti dopo è invece la Kerolin a mettere paura alla retroguardia italiana, ma il tocco di punta della 23enne centrocampista offensiva termina sul fondo di poco. Sul ribaltamento di fronte l’Italia ha la chance più ghiotta dei primi 45’: Giacinti approfitta del mancato stop della sua marcatrice e si presenta a tu per tu con Leticia, che però non abbocca alle finte della punta della Roma e con i piedi neutralizza il tiro della numero 9.
La ripresa si apre con gli applausi del pubblico per l’ingresso in campo di Durante, che fa il suo debutto nello stadio che frequentava da bambina come tifosa. Il portiere non ha però neanche il tempo di rompere il ghiaccio, perché al primo affondo il Brasile trova il vantaggio con la fantasista del Corinthians Adriana Da Silva, la cui conclusione dal limite dell’area termina la sua corsa all’angolino non lasciando scampo alla 25enne di Genova. L’1-0 dà fiducia alle brasiliane, che iniziano ad attaccare con più continuità e maggiore verve agonistica alla ricerca del raddoppio. L’Italia soffre ma non sbanda, cercando di non abbassare troppo il proprio baricentro per sorprendere le avversarie in contropiede. Nonostante le difficoltà, Bertolini dà un segnale alla sua squadra gettando nella mischia Glionna, Cantore e le debuttanti Polli e Cafferata, che rilevano Greggi, Giacinti, Galli e Cernoia.
La verve delle neoentrate dà nuova linfa alla manovra azzurra e nel finale con precisi cross dal fondo l’Italia sfiora in più di una circostanza il pareggio, che non arriva per questione di centimetri. Marassi comunque apprezza la voglia e il coraggio delle Azzurre e dopo il fischio finale fa partire un lungo applauso per rincuorare le calciatrici, che nonostante la delusione per la sconfitta non vedono l’ora di iniziare a scrivere la prossima pagina della loro storia azzurra.