Mancini: "L’Austria è un’ottima squadra, non dovremo sbagliare nulla. E vorremmo tornare a giocare a Wembley"
Domani il Ct può superare il record di risultati utili consecutivi di Pozzo ed eguagliare il primato della Nazionale di Valcareggi, che dal ’72 al ’74 non subì reti per 12 gare di filavenerdì 25 giugno 2021
E’ il momento di guardare avanti. Il percorso netto nel girone, le ‘Notti Magiche’ dell’Olimpico, gli applausi e gli attestati di stima per una squadra che diverte e si diverte vanno lasciati alle spalle. Perché adesso il cammino si fa più complicato e basta un passo falso per ritrovarsi a fare i conti con i rimpianti. Lo sa Roberto Mancini e lo sanno i suoi ragazzi, che per qualificarsi ai Quarti di finale dell’Europeo dovranno superare un’avversaria in fiducia e che come l’Italia è riuscita a riscattare la mancata qualificazione all’ultimo Mondiale. L’Austria è una squadra solida, ben messa in campo dal Ct Franco Foda, formata in gran parte da giocatori abituati ad un campionato duro e competitivo come la Bundesliga. Una nazionale che grazie ad un pressing alto ed efficace ha dominato a lunghi tratti la sfida con l’Ucraina e che oltre ad Alaba ha mostrato individualità interessanti come Sabitzer o il giovane Baumgartner: "L’Austria è un’ottima squadra - avverte il Ct - è molto aggressiva e ha giocatori validi tecnicamente e fisicamente. Non è facile affrontarla, ti fa giocare male perché pressa bene. Sappiamo che dovremo fare una grande partita per vincere e che non dovremo sbagliare nulla".
Reduce da una serie di 30 risultati utili consecutivi (25 vittorie e 5 pareggi), domani Mancini può battere il record di Vittorio Pozzo. E l’Italia può eguagliare un altro primato, quello della Nazionale guidata da Ferruccio Valcareggi che dal 1972 al 1974 riuscì a mantenere inviolata la propria porta per 12 partite consecutive: "Siamo tranquilli - dichiara Mancini aggiungendo di avere ancora un paio di dubbi di formazione - possiamo contare su giocatori bravi e chiunque scenderà in campo farà quello che abbiamo fatto fino ad oggi".
Dopo aver ospitato all’Olimpico le prime tre partite di questo Europeo itinerante, domani l’Italia giocherà a Wembley, dove sono attesi 22.000 spettatori (il 25% della capienza) di cui circa 1200 italiani residenti in Inghilterra. Uno stadio a cui è legato uno dei ricordi più dolorosi della carriera da calciatore del nostro Ct, che il 20 maggio 1992 con la sua Sampdoria fu sconfitto dal Barcellona in una finale di Coppa dei Campioni decisa ai supplementari da Ronald Koeman: "Era uno degli stadi più belli del mondo allora e lo è anche adesso. E’ un tempio del calcio, bisogna rispettarlo e giocare bene. Vorremmo tornarci, ma per farlo dobbiamo vincere le prossime due partite".
Anche Leonardo Bonucci invita a non sottovalutare l’Austria: "Domani si gioca una partita molto importante contro una squadra difficile da affrontare. Ma c’è un bel clima dentro lo spogliatoio, sappiamo che il nostro elemento fondamentale è il gruppo. Abbiamo massimo rispetto per l’Austria: hanno qualità, freschezza e capacità fisiche per fare una grande partita. Non ci sentiamo superiori a nessuno, siamo fiduciosi che quella intrapresa sia una strada importante e i risultati lo dimostrano, ma sappiamo che se abbassiamo un attimo l’attenzione diventiamo una nazionale normale".