Mondiale al via. Sbardella: “Sono 21 ragazze che si vogliono bene”
venerdì 14 marzo 2014
“Le ragazze sono emozionate, forse anche troppo”. Mentre parla Enrico Sbardella sorride, il volto disteso di chi è consapevole che il calcio resta pur sempre un gioco. Soprattutto quando hai sedici anni e il pallone è il tuo migliore amico. Ma il tecnico della Nazionale Under 17 femminile sa anche che le 21 ragazze sbarcate tre giorni fa in Costa Rica da domani affronteranno il primo Mondiale della loro vita. Ed è come il primo amore: non si scorda mai. Poco importa se sarà una favola o deluderà le aspettative.
L’esordio delle ragazze in un Mondiale coinciderà con quello storico della Nazionale Under 17 nella fase finale del torneo. Si parte domani con lo Zambia, quando in Italia le lancette dell’orologio segneranno la mezzanotte (diretta su RaiSport 1 ed Eurosport): “E’ un girone alla nostra portata. Ovviamente non sto dicendo che è facile, in un Mondiale non esistono gare semplici. Ma possiamo qualificarci per i quarti di finale – avverte Sbardella - e sarebbe un risultato storico, visto che è stato raggiunto solo una volta dalla Nazionale Femminile maggiore al Mondiale del ’91 in Cina”. Il passaggio del turno non è un’utopia, anche se i numeri direbbero il contrario: in Italia le tesserate sono meno di 13mila, circa un decimo rispetto alla Germania, una goccia nell’Oceano se rapportate al calcio maschile. “Da noi le ragazze vengono considerate come bambine, possono fare al massimo tre allenamenti a settimana. Federica Cavicchia gioca in Svizzera e si allena cinque volte. In campo la differenza si vede, quando le compagne non hanno più energie lei è ancora lì ad inseguire le avversarie, a fare pressing”.
La seconda data da segnare in rosso sul calendario è martedì 18 marzo, quando a San Josè, alle 3 di notte italiane, la Nazionale se la vedrà con le padrone di casa della Costa Rica: “Lo stadio sarà probabilmente tutto esaurito – sottolinea il tecnico Azzurro – e ci aspetta un clima molto caldo”. Potrebbe essere decisiva la terza partita del girone in programma sabato 22 ad Alajuela con il Venezuela: “Oltre al risultato sportivo, bisogna considerare che per le ragazze il Mondiale rappresenterà una vetrina unica per mettersi in mostra. Ci saranno molti osservatori, tanti talent scout provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada. C’è la possibilità di studiare all’estero e di giocare a calcio allo stesso tempo, il Mondiale può aprire tante porte”. Anche quella della Nazionale maggiore: “Cabrini e il suo staff seguono le ragazze ed è giusto che tutte loro abbiano l’obiettivo di continuare a giocare in futuro con la maglia azzurra”. Condividere un sogno è il primo passo per realizzarlo: “Queste ragazze giocano insieme da quasi due anni. E’ un gruppo unito, si vogliono bene. E devono pensare prima di tutto a godersi questa bellissima esperienza”.