Il 2022 degli Azzurri si chiude con una sconfitta, l’Austria si impone con i gol di Schlager e Alaba
A Vienna i padroni di casa dominano nel primo tempo e vanno sul 2-0. Nella ripresa l’Italia cresce con gli ingressi di Zaniolo e Chiesa, ma è Donnarumma a evitare una punizione più severa. Nel finale debutta Miretti, 55° esordiente della gestione Mancinidomenica 20 novembre 2022
Nel giorno in cui, con la gara inaugurale tra Qatar ed Ecuador, prende il via ad Al Khor un Mondiale che l’Italia sarà costretta a guardare alla tv, a oltre 5.000 chilometri di distanza gli Azzurri chiudono anzitempo il loro 2022 venendo battuti 2-0 dall’Austria nell’ultima amichevole dell’anno. Dopo i successi di settembre con Inghilterra e Ungheria e la vittoria di mercoledì in Albania, all’Ernst Happel Stadion di Vienna la Nazionale fa i conti con la maggior brillantezza dei padroni di casa e cade sotto i colpi di Schlager e Alaba. Brillano il ‘bolognese’ Arnautovic e Adamu, mentre l’Italia, complici diversi errori nei disimpegni, concede troppo in fase difensiva senza quasi mai riuscire a rendersi pericolosa. Sotto 2-0, nella ripresa gli ingressi di Zaniolo e soprattutto di Chiesa danno vivacità alla manovra degli Azzurri, che sfiorano più volte il gol, ma rischiano anche il tracollo. Donnarumma, sorpreso dalla gran punizione di Alaba in occasione del raddoppio austriaco, evita l’imbarcata.
L’Austria riscatta così la sconfitta negli Ottavi di finale di EURO 2020 e ritrova una vittoria con l’Italia che mancava da 62 anni, mentre gli Azzurri devono ora proiettarsi agli impegni che li attendono nel 2023, dalle qualificazioni al prossimo Europeo alla Final Four di Nations League.
LA PARTITA. Rispetto al match con l’Albania, Mancini ripropone il 3-4-3 cambiando però cinque interpreti. Tra i pali torna Donnarumma e nella linea difensiva è confermato il solo Bonucci, con Gatti e Acerbi che prendono il posto di Scalvini e Bastoni. Conferme sugli esterni per Di Lorenzo e Dimarco, mentre in mezzo al campo è Barella ad affiancare Verratti. Una sola novità anche nel reparto offensivo, dove Politano va a formare con Raspadori due terzi di un tridente che a Napoli in questo spumeggiante avvio di stagione si è visto raramente. Con loro c’è Grifo, autore di una doppietta e un assist e uomo copertina dell’amichevole con l’Albania. Stavolta non inciderà. L’Austria del tedesco Rangnick, schierata con Arnautovic unica punta davanti a Baumgartner, Adamu e Sabitzer, ha nel pressing alto il suo marchio di fabbrica.
Superata però la prima pressione si aprono degli spazi invitanti e dopo appena 35 secondi l’Italia va vicina al gol, con Verratti che lancia in profondità Dimarco e Alaba bravo a salvare con un anticipo provvidenziale su Raspadori. Sarà uno dei pochi spunti di un primo tempo deludente. Al 6’ è l’Austria a portarsi in vantaggio: Verratti si fa soffiare il pallone nel cerchio di centrocampo da Schlager, che avvia e conclude l’azione sfruttando al meglio l’assist di Arnautovic. Italia subito sotto come con l’Albania e due minuti dopo, da un pallone perso stavolta da Barella, nasce un’altra pericolosa occasione per i padroni di casa, con Seiwald che calcia alto dall’altezza del dischetto. L’Austria arriva con troppa facilità nell’area di rigore azzurra e per due volte Adamu sfiora il raddoppio, prima con un colpo di tacco bloccato in due tempi da Donnarumma e poi calciando a lato sul traversone del solito Arnautovic, abile a svariare su tutto il fronte offensivo. Complici diversi errori nei disimpegni, l’Italia rischia dietro e fatica a costruire gioco. Alla mezzora Acerbi rinvia addosso ad Adamu e solo il palo salva Donnarumma, che al 35’ viene sorpreso dalla punizione carica di effetto di Alaba, uno specialista. Due a zero meritato. E ci vuole una gran parata del portiere azzurro per evitare il terzo gol sulla conclusione dalla distanza di Sabitzer. La reazione dell’Italia è affidata a Politano, che in chiusura di tempo impegna Lindner. Decisamente troppo poco.
Nella ripresa serve un cambio di passo e Mancini inserisce Chiesa e Zaniolo per Politano e Grifo. Entrano anche Scalvini e Pessina al posto di Gatti e Di Lorenzo. Ma è sempre l’Austria a rendersi pericolosa, con Donnarumma bravo a respingere una conclusione violenta di Arnautovic e poi superlativo sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Posch. L’Italia appare più determinata e si rende pericolosa con una combinazione tra Pessina e Chiesa e con un tiro al volo di Zaniolo che termina un paio di metri sopra la traversa. Verratti poi pesca in area Raspadori, ma Lindner si fa trovare un’altra volta pronto. È il primo e unico guizzo della partita dell’attaccante del Napoli, sostituito poco dopo da Gnonto. Da una bella discesa sulla fascia di Zaniolo nasce un’altra occasione per Chiesa, che da buona posizione calcia alto. Nel recupero c’è giusto il tempo per il debutto di Fabio Miretti, 55° esordiente della gestione Mancini che si fa subito apprezzare per un prezioso recupero difensivo. Il 2022 azzurro finisce qui, si riparte a marzo con le qualificazioni a EURO 2024. Quando contro Inghilterra e Malta si tornerà a giocare per i tre punti.
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20 novembre 2022