Mancini: “Risultato non in discussione, volevo una prestazione di livello. A giugno match cruciali”
Serata indimenticabile per Quagliarella, che diventa il marcatore più “anziano” nella storia azzurra: “Non sento la mia età, sto bene e sono sereno”martedì 26 marzo 2019
Dopo la vittoria al debutto contro la Finlandia, gli Azzurri erano chiamati ad approcciare al meglio il match di stasera contro il Liechtenstein in modo tale da archiviare con un percorso netto la prima tranche delle European Qualifiers a Euro 2020. La risposta è stata eloquente e ben al di là del seppur largo 6-0 consegnato agli archivi a Parma, maturato contro un avversario certamente non del medesimo lignaggio degli Azzurri. Si è vista una squadra accesa, capace di tenere alta la tensione dal primo all’ultimo minuto, confermando una tenuta difensiva invidiabile e trame in attacco che si avvicinano sempre più ad essere considerate automatismi. Caratteristiche, queste, che costituiscono l’identità di una squadra.
“Abbiamo affrontato bene il match – dichiara Mancini – Il risultato non era in discussione ma poteva esserlo la prestazione che è arrivata mettendo a segno anche un buon numero di gol”. Adesso, con la vetta del Gruppo J a quota 6 punti conquistata all’esito delle prime due partite, la testa va subito a giugno, quando saranno in palinsesto i match contro Bosnia e Grecia: “Saranno probabilmente le partite decisive per il prosieguo nel cammino di qualificazione, dovremo arrivare pronti ma stasera ho avuto le conferme che cercavo anche dagli esordienti (Mancini, Pavoletti e Izzo, ndr) che, alla stregua di tutti gli altri che si sono affacciati in questo gruppo negli ultimi mesi, spero vi restino a lungo, confermando le loro qualità”.
Marco Verratti è stato uno dei protagonisti del match, autore di una prova maiuscola condita dal gol tanto agognato durante questa stagione: “Oltre il risultato è arrivata la prestazione – afferma il centrocampista - Sono felice di questo. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale ci siamo detti di dover riportare entusiasmo nel gruppo e tra la gente. Il gol mi rende certamente felice ma contava conquistare i tre punti con una prova convincente”. Il regista del PSG è convinto delle potenzialità del gruppo azzurro: “Qui c’è molto talento e posso affermare che la Francia è quella che è adesso anche perché è stata in grado di passare attraverso un percorso di ricostruzione, lo stesso che abbiamo intrapreso ormai da vari mesi anche noi”.
Indimenticabile serata quella vissuta infine da Quagliarella che, con la doppietta di oggi, diventa il marcatore più esperto nella storia azzurra a quota 36 anni e 54 giorni, tornando per giunta a segnare un gol con la Nazionale a nove anni di distanza dall’ultima volta. “Ringrazio i compagni che mi hanno supportato costantemente – esordisce davanti ai microfoni il centravanti doriano – Il pubblico mi ha acclamato, è stato bellissimo”. In riferimento alla sua età non esita a sottolineare come “Non mi sento i miei 36 anni, sto bene e sono molto sereno”. In chiusura, un ringraziamento per i compagni di squadra che gli hanno lasciato l’onere e l’onore di calciare i due rigori: “I rigoristi sono Jorginho e Bonucci. Mi hanno lasciato calciare e li ringrazio molto per questo gesto”.