Nazionale Under 17 femminile: a Coverciano una buona Italia cede solo nel finale alla Norvegia
sabato 20 gennaio 2018
La Nazionale Under 17 femminile esce sconfitta per la seconda volta in tre giorni, contro la Norvegia, a Coverciano. Ma a differenza del ko rimediato giovedì pomeriggio, questa mattina le Azzurrine hanno giocato alla pari e retto il confronto con le avversarie scandinave, e solo un paio di circostanze sfavorevoli nel finale di gara hanno determinato il risultato finale di 1-2.
“Oggi ho visto in campo - ha commentato a fine gara il tecnico Massimo Migliorini - l’atteggiamento di una squadra che voleva giocarsela e che voleva ben figurare. Era quello che ci eravamo prefissati di fare prima della gara, commettendo molti meno errori rispetto alla precedente partita”.
Sin dalle prima battute si è notata un’Italia diversa sul terreno di gioco: diligente, attenta e determinata. Logica conseguenza è stato il vantaggio maturato al ventesimo del primo tempo, quando Martina Tomaselli ha sorpreso il portiere norvegese Larsen direttamente da calcio d’angolo. Poi la reazione ospite, con Terland fermata dalla traversa (36’ pt), ma con le ragazze italiane sempre pronte a rendersi pericolose in fase offensiva, grazie alla vena battagliera di Asia Bragonzi.
Nella parte finale finale del secondo tempo, però, la doppia doccia fredda, tutta a firma della neoentrata Lillegard, già mattatrice nell’incontro di giovedì vinto dalla Norvegia per 4-1: prima un tap-in vincente (26’ st) dopo il salvataggio di Beretta; poi la realizzazione, nuovamente di rapina (36’st), dopo una sfortunata deviazione sulla traversa della retroguardia di casa.
Adesso testa alla Fase Elite del campionato europei, quando – dal 23 al 29 marzo - le Azzurrine saranno chiamate ad affrontare un ostico girone a quattro contro Serbia, Repubblica Ceca e le padrone di casa dell’Ungheria.
“Ce la giocheremo alla pari con tutte – conclude Migliorini – ma l’importante è creare delle giocatrici per le Nazionali più grandi: il nostro obiettivo è quello di arrivare alla fine del ciclo con le ragazze che sappiano cosa vuol dire giocare ad un certo livello di calcio internazionale”.