Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
martedì 16 giugno 2009
Sarà stato forse il peso dei ricordi di quella sconfitta, proprio contro la Serbia, che inaugurò due anni fa l’Europeo degli Azzurrini. Saranno state le numerose occasioni sciupate nel primo tempo, sarà stata la pressione dei serbi che sono pur sempre i vice campioni in carica e che hanno rischiato di vincere la partita nella ripresa. Fatto sta che l’Italia , scesa in campo con la voglia di vincere, porta a casa un pareggio (0-0) al termine di una gara sofferta, il pareggio numero 17 delle 42 partite della gestione Casiraghi (ventidue le vittorie, tre le sconfitte). Così, dopo i primi novanta minuti, diventa decisivo l’incontro la Svezia padrona di casa, che nel pomeriggio ha strapazzato (5-1) la Bielorussia. Lo ammette anche il tecnico azzurro: “Sarà difficile – sottolinea – ma soprattutto decisiva la partita con la Svezia. A me, però, l’Under è piaciuta: abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, quando abbiamo creato diverse occasioni; nella ripresa potevamo passare in vantaggio con Giovinco, poi abbiamo rischiato in due azioni consecutive dei serbi. Purtroppo ci è mancato il gol e nel complesso lo meritavamo anche”.
Casiraghi conferma il tridente offensivo Giovinco-Acquafresca-Balotelli che ha lasciato un’ottima impressione nell’ultima amichevole contro la Danimarca, e schiera Consigli in porta, Motta, Andreolli, Bocchetti e Criscito in difesa, Marchisio, Cigarini e De Ceglie a centrocampo.
Al 13’ palla pericolosa dell’Italia con Giovinco che dalla sinistra cerca di sorprendere il portiere serbo, leggermente fuori dai pali, ma l’estremo difensore è pronto alla replica allungandosi con la punta delle dita a deviare in angolo. Un minuto dopo ci prova Acquafresca con un colpo di testa.
La Serbia è una squadra molto tecnica, abile nel breve, ma priva di saltatori in area, così cerca di disturbare la giovane Italia andando in pressing in tutte le zone del campo per poi ripartire. L’Under di Casiraghi, ricca di talenti, è soprattutto un gruppo di grande volontà e carattere.
Quando poi i fantasisti sono in serata, lo spettacolo è assicurato come al 40’ quando Mario Balotelli stordisce l’avversario con un abile e spettacolare gioco di gambe e poi tenta di sorprendere il portiere con un gran tiro sul primo palo respinto in angolo.
Più Italia che Serbia nel primo tempo. agli Azzurrini manca solo il gol. Inizia con l’Under all’attacco anche la ripresa. Al 18’ ancora sui piedi di Giovinco una palla gol: servito sul filo del fuorigioco da un lancio lungo, il giocatore stoppa al volo e palla a terra si porta troppo precipitosamente al tiro, trovando il portiere serbo pronto alla parata.
Al 21’ Casiraghi sostituisce Balotelli, ammonito nel primo tempo, con Abate, giocatore che garantisce al tecnico una spinta sulla fasce, ma anche un buon lavoro di copertura a centrocampo. Ma a crescere è la Serbia. Che prende in mano le redini del gioco e non ha intenzione di mollarlo, mentre gli Azzurrini ripiegano pericolosamente in difesa. Tanto da rischiare grosso in due circostanze nell’arco di un minuto: al 27’ è miracolosa la parata di Consigli su Tomovic, mentre al 28’ in splendida rovesciata Kacar colpisce il palo.
Momento difficile per l’Italia. Casiraghi sostituisce il capitano Motta con Pisano al 32’. Gli Azzurrini tornano padroni della situazione, ma non riescono a cambiare il risultato.