Nazionale A

Parla Cassano: “Ora che sono cambiato voglio diventare l’uomo del Mondiale”

domenica 5 settembre 2010

Parla Cassano: “Ora che sono cambiato voglio diventare l’uomo del Mondiale”

Quando c’è di mezzo Antonio Cassano lo show è assicurato. Sia in campo, che fuori. E dopo aver segnato il gol dell’1-0 all’Estonia e messo lo zampino con un colpo di tacco all’indietro sul secondo, il sampdoriano fa il protagonista in conferenza stampa. E sono risate. Ma Cassano è cambiato: “Voglio riprendermi il tempo perso sì, ma prendermi la Nazionale sulle spalle no. Leggo che sono il leader, non è vero. Chiellini e soprattutto De Rossi sono i leader azzurri”. Poi ammette: “Sono cambiato, l’età ti fa maturare. I primi anni di serie A ho fatto disastri inenarrabili, per diventare un giocatore serio ho deciso di cambiare, altrimenti torno a fare il salumiere. Sono cambiato a Genova, grazie a mia moglie Carolina e anche grazie allo staff tecnico che mi segue e che mi aveva messo a disposizione Marotta. Da quattro anni in qua sono cambiato: ma, se sbaglio una volta, non gettatemi la croce addosso dicendo che sono tornato quello di un tempo”.
RITORNO IN AZZURRO - “Esco ed entro in Nazionale da anni, la maggior parte della colpe sono mie. Mi prendo la responsabilità per gli errori che ho fatto. Ora sono partito bene, spero di proseguire sulla strada giusta. Ma non sono un terrorista, non ho mai mancato di rispetto a nessuno. Eppure passo per quello che rovina lo spogliatoio”.
IL RAPPORTO CON PRANDELLI — “E’ una persona fantastica, con cui mi trovo davvero bene. Lippi? Pensiamo al presente (bello) e al futuro (speriamo ancora migliore), non al passato. Prandelli a Roma l’ho messo in difficoltà, ma quando mi ha ritrovato cambiato era l’uomo più felice del mondo. Sta credendo in me come uomo, non posso che ringraziarlo”.
L’IMPORTANZA DEL GRUPPO – “Prima pensavo più ai miei colpi, alle cavolate. Ora penso alla squadra, perché l’unico che vinceva le partite da solo era Maradona e io non sono Diego, anche se prima pensavo di esserlo. Ora mi sento più forte, perché ci sono 10 compagni che mi aiutano. Il mio sogno calcistico è fare parte del gruppo della Nazionale per 4-5 anni. Io sono l’uomo degli Europei , voglio diventare anche quello dei Mondiali”.
RIMPIANTI — “Qualcuno ce l’ho. Con la testa che ho ora , 4-5 anni fa avrei vinto molto di più. Con Totti mi piacerebbe tanto giocare in Nazionale. Ma adesso non mettete Prandelli in croce perché dite che Cassano vuole Totti in Nazionale. L’uomo e il calciatore Totti non si possono discutere”.