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Pirlo, parola di capitano: “Si respira un’aria nuova, ritroveremo la qualità”

mercoledì 1 settembre 2010

Pirlo, parola di capitano: “Si respira un’aria nuova, ritroveremo la qualità”

Ha lasciato la maglia numero 10 a Cassano. Lui indosserà la fascia da capitano e la casacca con il 21. Lo slogan di Andrea Pirlo prescinde dai numeri e punta ad un solo obiettivo: la qualità. L’azzurro è pronto per iniziare un nuovo corso con la maglia della Nazionale, consapevole del momento delicato che sta attraversando il calcio italiano dopo la deludente esperienza in Sud Africa. L’Italia ha iniziato l’opera di ricostruzione, volti nuovi e buone intenzioni perché da venerdì si fa sul serio. Due appuntamenti consecutivi, a Tallin con l’Estonia e a Firenze con le Isole Far Oer, per dimostrare che il nuovo ciclo parte con il piede giusto: “Bisogna iniziare a giocare a calcio – commenta Pirlo – il Sudafrica ha dimostrato che chi ha la qualità alla fine vince. Palla a terra e scambi, dobbiamo imparare anche noi a farlo. Il problema del calcio italiano è che abbiamo tutti meno qualità, dai giocatori, ai tifosi, agli stadi. E dobbiamo ritrovarla in fretta”.
Lui di qualità ne ha sempre avuta e lo ha dimostrato sia in azzurro che con il proprio club. Non a caso è uno dei pochi “superstiti” del 2006, uno che ha vinto molto. “Lascio volentieri la maglia numero 10 a Cassano – sottolinea Pirlo - io mi tengo la mia 21 e da capitano penso a prendermi le mie responsabilità”.
Pirlo dice che “si respira un'aria nuova in Nazionale” e c’è da credergli: “Si respira un'aria nuova – sottolinea - perchè ci sono tanti giocatori nuovi e perché c’è la voglia di ripartire dall'ultima sconfitta. E, quando si riparte da zero, l'ottimismo diventa fondamentale. Adesso ci sono un nuovo allenatore, nuovi calciatori e una nuova mentalità, potremmo tornare a rivivere momenti stupendi. Spero di essere importante per l'Italia ancora per tanti anni”.
Poi torna a parlare del Sud Africa: “E’ mancata l'esperienza internazionale da parte di alcuni giocatori per i quali il palcoscenico del Mondiale alla fine è risultato troppo impegnativo. Giocare solo 20 minuti e tornare a casa non è stato il massimo, ho passato un brutto Campionato del Mondo e una brutta estate. Ora dovremo ritrovare la qualità, che viene prima di tutto, perchè negli ultimi anni sono state proprio le squadre con maggiori qualità a vincere in campo internazionale. E' il bel gioco che ti porta a vincere, e il tecnico Prandelli ha già dimostrato di far giocare bene le sue squadre di club”.
Il primo vero impegno per la nuova Italia si consumerà venerdì a Tallinn contro l’Estonia: “Non sarà una passeggiata - avverte Pirlo - il terreno di gioco è piccolo e troveremo molte insidie. E poi ricordiamoci che l'anno scorso il Brasile vinse solo 1-0 su quel campo. L'obiettivo per noi rimane la vittoria”.