Nazionale A

Pirlo: " Possiamo vincere il Mondiale. Non mi accontento dell'obiettivo minimo".

mercoledì 11 giugno 2014

Pirlo:

Ruba la scena Andrea Pirlo. Il trentacinquenne fuoriclasse azzurro, idolo ideale di chiunque ami il calcio,  si è presentato oggi in sala stampa fresco di rinnovo biennale con la Juventus. "Sono molto contento, nel mio club sto bene e si vince".  Ma ora la "mente" azzurra vuole vincere con la Nazionale. Era ottimista nel primi giorni di ritiro di Germania 2006 e sappiamo come è andata. Dopo nove anni, ribadisce: "l'Italia può vincere il  mondiale. Non mi accontento dell'obiettivo minimo, siamo competitivi e possiamo arrivare fino in fondo".  Tra le possibili scelte di Prandelli, anche quella del doppio play, Pirlo e Verratti, insieme: " Non ci sarebbe nessun problema, chi sa giocare al calcio può coesistere con tutti. Stiamo provando questa soluzione che prevede un centrocampista bloccato davanti alla difesa e due liberi di andare in giro per il campo senza dare punti di riferimento. Ci piace". Qualcuno gli chiede un confronto con  il giovane talento del Psg, che magari potrebbe diventare il suo erede:  "Lui gioca più sullo stretto, io cerco più la profondità. Comunque è ancora molto giovane, può diventare un grandissimo".  Il tempo scorre inesorabile, fra tre giorni sarà Italia-Inghilterra: "Sappiamo che è una grande squadra, migliorata parecchio rispetto a due anni fa, giovani che corrono, in questi giorni abbiamo iniziato a studiarli. A Manaus farà caldo sia per noi che per loro. E' importante prepararsi bene e curare l'alimentazione".  Andrea Pirlo racconta il suo incontro con Juninho Pernambucano, ora ex, ma specialista, come l'azzurro, nei calci di punizione: "E' stato carino, avevo parlato di lui nel mio libro e mi ha voluto incontrare, regalandomi la maglia del Brasile e quella numero 8 del Vasco de Gama. Eravamo emozionati entrambi. Segnare su punizione mi diverte molto, sin da piccolo". Infine Pirlo ricorda l'ovazione ricevuta l'anno scorso al Maracanà in Confederations Cup: "Una giornata che mi è rimasta dentro anche se non mi interessa essere considerato una star. Ho solo voglia di giocare il mondiale e per di più in Brasile, la patria di tanti campioni. E' il sogno di ogni bambino. Poi lascerò la Nazionale, gli anni passano ed è giusto dare spazio ai più giovani, anche se in caso di bisogno sarò sempre a disposizione".